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Decreto Lavoro: meno tasse, buste paga più pesanti

Decreto Lavoro: meno tasse, buste paga più pesanti
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Il testo approvato dal Senato aggiunge ulteriori novità: dai fringe benefit, allo smart working, all’assegno di inclusione

L’iter a Palazzo Madama è stato lungo e sofferto, ma alla fine il Senato ha approvato il Decreto Lavoro.
Il testo che era stato varato dal Governo nella data simbolica del 1° maggio, festa dei lavoratori, può passare adesso alla Camera per il definitivo via libera, atteso per il 3 luglio.
E lo fa con l’aggiunta di alcune significative misure, a partire da quelle che in sostanza si tradurranno dal prossimo mese in un aumento di quanto percepiranno i dipendenti nelle buste paga.
Stipendi che sono destinati a crescere ulteriormente attraverso il taglio della tassazione su tredicesime e straordinari che dovrebbe arrivare attraverso la delega fiscale.
Non solo. Le modifiche introdotte riguardano anche altri provvedimenti, come l’assegno d’inclusione, la soglia dei fringe benefit esenti da tasse o la proroga dello smart working.

Stipendi più pesanti per favorire i consumi

L’ulteriore taglio, di 4 punti, del cuneo fiscale da luglio a dicembre era già previsto dal testo originario del decreto.
Si calcola che, con lo stanziamento di 4 miliardi di euro previsto a tal fine dal Governo, l’aumento dei soldi in busta paga sarà mediamente di 100 euro mensili per chi percepisce, sia nel pubblico che nel privato, fino a 35 mila euro lordi l’anno.
L’intervento intende favorire il rilancio dei consumi: obiettivo alla base anche dell’altro provvedimento su cui il Governo sta lavorando all’interno della delega fiscale. Ovvero l’introduzione di una imposta sostitutiva, più leggera dell’Irpef e delle attuali addizionali (si parla di un’aliquota al 15%), per straordinari, premi di produttività e tredicesima mensilità di dicembre.

decreto lavoro

Intanto, a luglio, a chi ne ha diritto in base al proprio contratto, sarà erogata la quattordicesima mensilità, che aumenterà la retribuzione andando a unirsi all’eventuale rimborso Irpef spettante al lavoratore e, come detto, al maggiore introito legato al taglio del cuneo, quantificabile in 96 euro per chi guadagna meno di 25 mila euro e 99 euro per chi arriva a 35 mila.

Fringe benefit, smart working e assegno di inclusione

Il potere d’acquisto dei lavoratori aumenterà anche nel caso di concessione da parte del datore di maggiori “fringe benefit” (dai buoni pasto al bonus bollette).
L’auspicio del Governo è che possa incidere positivamente in tal senso l’innalzamento da 258 a 3 mila euro della soglia dei benefit, erogati a dipendenti con figli a carico, che sono esentati da tasse e oneri contributivi.
Sempre i genitori, in questo caso di figli under 14, che lavorano nel settore privato potranno poi usufruire della proroga dello smart working dal 30 giugno al 31 dicembre. Uguale diritto avranno i lavoratori fragili, anche del settore pubblico (ma in questo caso solo fino al 30 settembre).
Altra novità, la possibilità di rinnovare liberamente, senza causali, i contratti a termine entro i primi 12 mesi.

decreto lavoro

Cambia anche l’offerta del nuovo assegno di inclusione: i beneficiari con figli under 14 saranno tenuti ad accettare un’offerta di lavoro a tempo indeterminato solo se entro gli 80 km dalla propria abitazione o comunque raggiungibile con i mezzi in 2 ore (entrambi i requisiti sono richiesti per i lavori a tempo determinato o in sommistrazione). L’assegno, infine, sarà concesso anche a chi è in cura presso i servizi socio-sanitarie le richieste potranno essere presentate anche attraverso i Caf convenzionati con l’Inps.

Le altre novità introdotte dal Senato nel Decreto Lavoro

In aggiunta al già previsto rifinanziamento del fondo per la riduzione della pressione fiscale, estensione della maggiorazione dell’assegno unico ai genitori vedovi e innalzamento della soglia delle prestazioni di lavoro occasionale, il Senato ha adesso inserito nel decreto, tra le altre novità, l’istituzione di un bonus a titolo di trattamento integrativo speciale per i lavoratori del turismo dal 1° giugno al 21 settembre 2023, pari al 15% delle retribuzioni lorde.
Ancora, i “libretti famiglia”, per il pagamento delle prestazioni di lavoro occasionale come quelle di collaboratori domestici o baby sitter, potranno essere acquistati anche in tabaccheria; le donne vittime di violenza potranno costituire un nucleo familiare indipendente dal marito anche ai fini Isee; viene incrementato di 5 milioni per il 2023 il fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro, sono stanziati 7 milioni per 4 anni per la formazione del personale impiegato sulle navi e 20 milioni fino al 2028 per i prepensionamenti dei giornalisti.

Alberto Minazzi

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