Contro l’inflazione, al vaglio una nuova misura
Il governo sta lavorando per contrastare il peso che l’inflazione sta avendo sugli stipendi e che si traduce in una significativa perdita del potere d’acquisto.
Così, dopo il bonus 200 euro, con il decreto di luglio ci sarà probabilmente un ulteriore contributo in busta paga: un bonus da riconoscere nelle ultime mensilità del 2022.
Il decreto di luglio: taglio provvisorio del cuneo fiscale
Il nuovo aiuto di Stato verrà introdotto con il decreto di luglio grazie al quale ci saranno anche sostegni alle famiglie per bollette e benzina.
La nuova misura prevede un taglio provvisorio del cuneo fiscale, ossia della imposte e contributi che le aziende e i lavoratori pagano sullo stipendio, che aumenterà la retribuzione netta.
Più questo si riduce quindi, più si assottiglia la differenza che c’è tra il lordo e ciò che il lavoratore percepisce concretamente.
Così come il bonus 200 euro, sarà limitato solamente ai redditi fino a 35 mila euro e, trattandosi di cuneo fiscale, riguarderà i soli lavoratori dipendenti.
Il taglio del cuneo fiscale dovrebbe essere del 4%.
Considerata la platea dei beneficiari ne risulta un incremento di soldi in busta paga che va dai 50 ai 75 euro. L’importo non sarà fisso, ma dipenderà dall’ammontare dello stipendio percepito.
Busta paga più corposa per quattro mensilità
Tra i Paesi dell’area Ocse, l’Italia risulta uno tra quelli in cui il cuneo fiscale è più alto.
Siamo intorno al 60%, a dimostrazione del peso che imposte e contributi hanno sugli stipendi dei dipendenti. Il provvedimento che sarà approvato riguarderebbe le ultime quattro buste paga dell’anno, quindi per il momento da settembre a dicembre.
Una manovra al momento provvisoria, in attesa che il Governo metta in atto una riforma strutturale indirizzata a ridurre il costo del lavoro.