E’ atteso a ore il Consiglio dei Ministri che darà ufficialità alla bozza del nuovo decreto anti-Covid in vigore fino al 31 luglio, data alla quale è stato prorogato lo stato di emergenza.
Il testo è passibile quindi ancora di qualche modifica ma alcune novità sono sostanzialmente confermate.
Prima su tutte, la modalità attraverso la quale, a partire dal 26 aprile, ci si potrà spostare tra le regioni di tutto il Paese.
Via libera tra quelle gialle. Tra regioni di diverso colore, invece, sarà obbligatoria la “certificazione verde”.
Il pass: come funziona
Si tratta di un documento, in formato cartaceo o digitale, rilasciato a chi soddisfa una delle tre condizioni: essere guarito dal Covid, esser stato vaccinato oppure aver fatto un tampone con esito negativo nelle 48 ore precedenti lo spostamento.
Il “pass”, come già comunemente viene definito, avrà una validità di sei mesi nei primi due casi. Ovviamente delle sole 48 ore per chi ha effettuato il test.
La falsificazione del certificato, rilasciato dalle strutture vaccinali e dai medici di medicina generale per i guariti, è un reato penale e, come tale, comporta il carcere. Chi ha già concluso il ciclo di vaccinazione potrà richiedere la certificazione verde alla struttura sanitaria o alla regione di appartenenza.
Digital Green
Il pass sarà presto sostituito dal Digital Green, ossia la certificazione europea in fase di definizione.
A breve sarà attivata una piattaforma entro la quale convoglieranno tutte le certificazioni nazionali per i vaccinati e i guariti.
Il Digital Green dovrebbe entrare in funzione a partire da giugno.
Ristoranti, bar, coprifuoco
Nelle regioni in fascia gialla, secondo quanto prevede la bozza del decreto, ci si potrà recare al ristorante sia a pranzo che a cena, ma all’aperto.
Restano ancora da definire modalità e orari, anche se sembra confermata la strada annunciata dal premier Mario Draghi, che frena sia le pressioni delle regioni per posticipare il coprifuoco alle 23, sia per l’apertura di bar e ristoranti anche al chiuso.
Proposte che sembrano aver incontrato il parere negativo del Comitato Tecnico Scientifico, ieri (20 aprile) incontrato dal Governo.
Sì al calcetto
Riprenderanno, ma a partire dal 15 maggio, alcune attività sportive e amatoriali.
Potranno riaprire infatti le piscine all’aperto, gli stabilimenti balneari e si potrà giocare nuovamente a calcetto.
Dall‘1 giugno, invece, via libera alle palestre, mentre dovranno attendere l’1 luglio fiere ed eventi.