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Decreto aiuti: il Cdm definisce i dettagli

Decreto aiuti: il Cdm definisce i dettagli

60 euro per gli abbonamenti ai trasporti pubblici, 200 euro in più in busta paga per tutti coloro che hanno un reddito fino a 35 mila euro.
Ma non per chi ha un rapporto di lavoro domestico e forse neppure per chi già percepisce il reddito di cittadinanza.
Torna sul tavolo del Consiglio dei ministri il Decreto aiuti la cui bozza era stata approvata e presentata in conferenza stampa dal presidente del Consiglio Mario Draghi la settimana scorsa.
Il documento, infatti, presenta alcune questioni da definire nel dettaglio.
Tra questi le modalità di erogazione del bonus per le partite iva, i tempi per lavoratori dipendenti e pensionati, l’esclusione o meno dei percettori del reddito di cittadinanza e il superbonus.
Per gli abbonamenti dei mezzi pubblici di lavoratori e studenti sarà istituito un fondo di 100 milioni di euro.
L’obiettivo, come si legge nella bozza in discussione, consiste nel “mitigare l’impatto del caro-energia”.
Il bonus sarà nominativo e non cedibile.
Riguardo il superbonus, l’impasse riguarda soprattutto la cessione del credito: le banche non interessate, infatti, potranno cederlo “a non retail”, cioè a soggetti qualificati.

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