Il Governo sta delineando una nuova mappa che porterà alcune novità
L’Esecutivo è al lavoro. Entro giugno dovrebbero essere approvati da Camera e Senato gli emendamenti alla nuova legge sul catasto in modo tale da procedere con i decreti delegati rispettando i tempi fissati dal calendario del Pnrr. L’altro fronte sul quale si sta muovendo, è quello del Decreto Aiuti, che potrebbe comportare qualche novità in materia di Irpef.
Il mondo del fisco sta cambiando. Ecco come.
La cedola secca
Nessuna novità sul fronte degli affitti dal nuovo testo della delega fiscale. Restano inalterate le attuali aliquote del 21% (affitti di mercato) e del 10% (locazioni a canone concordato).
Spetterà ancora alla delega fiscale intervenire sulla complessa tassazione dei redditi finanziari.
Alla “progressiva armonizzazione dei regimi di tassazione del risparmio” indicata nel testo originario si affianca l’indicazione che prevede che il riordino dovrà essere sviluppato “con riferimento alle basi imponibili” e “dovrà guardare al progressivo superamento della distinzione tra redditi da capitale e redditi diversi di natura finanziaria”.
Il nuovo catasto con la doppia rendita
Scatterà dal 2026 facendo venire meno l’attribuzione esplicita di un valore patrimoniale all’immobile. Rimane tuttavia l’indicazione di “una rendita ulteriore” suscettibile di periodico aggiornamento da affiancare a quella classica. Significa che accanto alla rendita catastale dalla quale dipende la tassazione, sarà legata una rendita-bis che non cambierà la base imponibile e potrà essere calcolata tenendo conto dell’articolazione del territorio comunale, della rideterminazione delle destinazioni d’uso catastali e dell’adozione di “unità di consistenza”.
Nel testo uscito dall’intesa vi è anche un richiamo ai valori Omi che indicano i prezzi di mercato divisi per zone e rimangono come dato di consultazione nell’accesso alla banca dati catastale. Per quanto riguarda le “case fantasma”, la caccia all’individuazione si rinnova con una semplificazione delle comunicazioni e dell’uso di questi strumenti ai fini dei controlli sul territorio da parte degli enti locali. Con la promessa che il maggior gettito scovato dall’evasione potrà essere utilizzato per abbattere il prelievo sugli immobili “regolari” dello stesso Comune.
Altre novità in arrivo: l’Irpef
Anche dal Decreto Aiuti dovrebbero arrivare in queste ore in Gazzetta Ufficiale novità sul piano fiscale, in particolare riguardo l’Irpef.
L’articolo 43 della bozza approvata dal Governo prevede infatti che i Comuni italiani, capoluoghi di provincia, interessati da un deficit procapite superiore a 500 euro possano aumentare l’Irpef locale. Quelli con un debito procapite superiore a 1.000 euro potrebbero anche aggiungere o sostituire l’aumento con una tassa di due euro per chi si imbarca in porti o aeroporti.