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Cresce in Veneto la presenza di lupi. Cosa fare se si incontrano

Cresce in Veneto la presenza di lupi. Cosa fare se si incontrano
branco di lupi @Andrea AN

La Regione ha inviato ai sindaci dei Comuni una brochure informativa sul comportamento corretto nel caso si incontrino

E’ sempre più facile incontrarli anche nelle zone abitate e in Veneto vengono avvistati con sempre maggiore frequenza.
In queste settimane la presenza di lupi è stata segnalata in varie zone e in Polesine, dove risultano presenti due branchi lungo l’asta del fiume Po.
Proprio per questo la Regione, in collaborazione con i Carabinieri Forestali, ha realizzato un opuscolo informativo distribuito ai sindaci dei vari Comuni che spiega come ci si deve comportare nel caso di incontri ravvicinati con questi animali.
“Il lupo sta tornando con insistenza fin nei centri urbani in cerca di cibo – sottolinea l’assessore regionale al Territorio e alla Caccia Cristiano Corazzari -. E’ una presenza a cui non siamo abituati e che preoccupa. In Veneto prosegue l’impegno nelle attività di monitoraggio per studiarne numeri e comportamenti e per contenere la sua discesa verso i centri urbani è importante la collaborazione di tutti i cittadini”.

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Ph© Christel Sagniez

Facile incontrare i lupi anche in contesti urbani

La popolazione dei lupi è cresciuta ovunque e sulle Alpi si è registrato l’aumento più significativo. Secondo i risultati del più recente monitoraggio nazionale della specie dell’istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Ispra, complessivamente in Italia è stimata la presenza di 3.300 esemplari di lupi, 950 dei quali vivono nelle regioni alpine, mentre quasi 2.400 sono distribuiti lungo il resto della penisola. Se si guarda all’estensione delle aree di presenza, rispettivamente 41.600 km2 nelle prime e 108.500 km2 nella seconda area, si può affermare che la specie occupa la quasi totalità degli ambienti idonei nell’Italia peninsulare.

Riguardo al Veneto, sono ormai una presenza stabile come testimoniano gli avvistamenti nel veneziano a Lughetto di Campagna Lupia come alle porte di Mestre, nei Colli Euganei e Berici e in Lessinia. Come precisa Mauro Bon, responsabile Ricerca e divulgazione scientifica del Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue di Venezia, i lupi sono animali che amano la foresta ma si adattano e possono vivere tranquillamente anche in zone umide e costiere come dimostra la loro presenza in Romagna e sul Delta del Po, in Pianura Padana. Va soprattutto sottolineato che il loro naturale espandersi porta di conseguenza a una crescita delle possibilità di trovarsi faccia a faccia con un lupo anche in contesti urbani.

Attenti ai lupi in atteggiamenti confidenti

“Diversamente dalla situazione per gli allevamenti e i pascoli bradi che vengono predati, per l’uomo i lupi non rappresentano un pericolo – rassicura Mauro Bon – pur se la sua presenza accertata in una zona desta timore, più psicologico che reale”.
In genere infatti sono animali che rifuggono lo stretto contatto con l’uomo anche se possono vivere in contesti antropizzati.
Nella brochure diffusa dalla Regione Veneto sono contenuti semplici suggerimenti per una buona condotta se dovesse capitare di incontrarli. Un lupo in difficoltà a procurarsi cibo in natura tende a frequentare i centri abitati nel momento in cui impara ad associarli alla presenza di fonte alimentare facile. E’ allora che può perdere la sua naturale diffidenza nei confronti delle persone e arrivare ad avvicinarsi a loro. La prima regola se si vede che ha comportamenti confidenti è quella di informare le autorità competenti chiamando il 112.

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Quando si incontra un lupo: cosa fare in contesti urbani e in natura

Vi sono poi altri accorgimenti da tenere per evitare che si avvicini all’abitazione. Non si devono offrire alimenti al lupo, come anche ad altri animali selvatici, proprio per non fargli capire che la presenza di persone equivale a pasti assicurati e nemmeno vanno abbandonati cibo o altri resti organici nelle vicinanze della casa.
Nei contesti urbani è opportuno anche mantenere le distanze dal lupo e non disturbare il suo comportamento naturale e proteggere gli animali domestici non facendoli uscire e vagare nel territorio senza un controllo e tenendoli al sicuro durante la notte. Se il cane è in calore è bene mantenerlo in casa anche durante il giorno.

Se capita invece di avvistare lupi in contesti naturali vale la regola di mantenere le distanze e osservarli in silenzio, senza disturbarli e tentare di avvicinarsi. Nel caso in cui l’incontro sia ravvicinato, si può allontanarlo parlando ad alta voce, agitando le braccia, battendo le mani o comunque facendo rumore in generale. Se si fanno passeggiate nella natura, si consiglia di tenere i cani al guinzaglio, perchè liberi sono un disturbo per la fauna selvatica e possono diventare preda del lupo. Infine, se si avvistano lupi quando si è in auto, non vanno inseguiti per scattare foto o registrare video, ma ci si deve fermare e lasciare che l’animale di allontani in tranquillità.

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Come riconoscere un lupo?

E’ un animale dalla corporatura robusta e snella con mantello di colore grigiastro d’inverno e marrone-rossastro in estate. Tra i segni caratteristici, non sempre facilmente distinguibili in natura e con luce crepuscolare, ci sono gli occhi gialli, la mascherina facciale bianca, le bande nere sulle zampe anteriori e la coda relativamente corta con la punta nera.
Il lupo può però essere facilmente confuso con altre specie, in particolare i cani randagi e lo sciacallo dorato. Anche il cane lupo cecoslovacco è molto simile al lupo e difficilmente chi non è esperto riesce a distinguerli. Lo stesso discorso vale per le impronte che sono praticamente identiche a quelle di un cane di pari dimensioni; le piste di lupo invece, in genere sono rettilinee e più regolari rispetto a quelle dei cani.

Silvia Bolognini

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