La pandemia causata dal Coronavirus ha fatto registrare nella regione del Veneto numeri elevati soprattutto tra le denunce di infortunio.
Queste ultime, da gennaio 2020 a maggio 2021, sono state 18.540.
Un numero che preoccupa gli studiosi del Vega Engineering che hanno redatto il report dell’Osservatorio sicurezza sul lavoro e che pone il Veneto sul podio nazionale per numero di denunce di infortunio sul lavoro legate al Covid-19, dopo Lombardia e Piemonte.
A preoccupare ancor più è la percentuale di donne interessate. Il 74,3% delle denunce riguarda infatti loro.
I decessi sul lavoro legati al coronavirus sono stati in Veneto 28 , 5 in più rispetto a fine aprile 2021, ponendo così la regione all’ottavo posto nella graduatoria nazionale.
Per quanto riguarda l’incidenza di mortalità, quella del Veneto è tra quelle meno elevate della Penisola, dato, questo, che la rende la regione con il minor rischio di mortalità tra le regioni con il più alto numero di occupati.
Il Veneto infatti ha un indice di incidenza di 13,2 a fronte della media nazionale che è pari a 27,9 ma al di sotto di altre regioni quali la Lombardia che registra un 41,1 e il Lazio che ha un 27,4..
Ma quali sono stati in Veneto i settori e le professioni maggiormente colpite dal Coronavirus?
In testa troviamo Sanità e Assistenza Sociale con una percentuale del 78% degli infortuni. Mentre per quanto riguarda le professioni, i più colpiti sono i tecnici della salute con il 34,8%.
Per l’84% risultano essere infermieri.
A seguire troviamo le professioni qualificate nei servizi socio sanitari e sociali (27,2%), le professioni legate ai servizi personali e assimilati (10%) e i medici (6,6%).
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26 Giugno 2021