All’emergenza umanitaria dei profughi in fuga dall’Ucraina, potrebbe unirsi una nuova emergenza Covid legata proprio allo stato della vaccinazione nel Paese in guerra.
A lanciare l’allarme su una possibile nuova ondata pandemica è l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Si tratta di una teoria condivisa da molti virologi, come il professor Matteo Bassetti, che ne ha parlato in un’intervista a La7.
Intanto, forse anche per le temperature che, a una settimana dall’inizio della primavera, restano su valori insolitamente bassi, i numeri della pandemia in Italia sono già tornati a crescere.
L’allarme dell’Oms
Nel primo bollettino emesso per fare il punto sulla situazione sanitaria in Ucraina, l’Oms ha sottolineato come sia divenuto molto difficile, nei territori coinvolti dal conflitto con la Russia, garantire la stessa assistenza ai malati, con oltre 200 strutture sanitarie all’interno dei principali scenari coinvolti nel confronto bellico.
È quindi logico che, dall’inizio della guerra, si è molto rallentata in Ucraina anche la capacità di testare i possibili infetti.
Tutto questo nonostante nel Paese, già prima dell’inizio delle ostilità, fosse stato registrato l’inizio di una nuova ondata di Covid.
Le condizioni di emergenza bellica, con l’impossibilità di osservare i protocolli sanitari, rendono dunque ancor più elevata la possibilità di trasmissione del virus all’interno della popolazione ucraina e lo sviluppo della malattia anche in forma grave. Anche perché, come sottolinea l’Oms, il tasso di vaccinazione è molto basso, attestato attorno al 34%.
Il rischio-Covid ucraino in Italia
Tutti i profughi in arrivo nel nostro Paese dall’Ucraina vengono sottoposti immediatamente a un tampone, per controllarne l’eventuale positività, e in ogni caso a un successivo periodo di sorveglianza, mettendo a disposizione anche le dosi di vaccino a chi volesse sottoporsi all’inoculazione dei sieri anti-Covid. Ciò nonostante, il rischio di una recrudescenza di casi legato proprio ai flussi di profughi è concreto. “In quelle aree, purtroppo, sono vaccinati molto poco”, ha ricordato in tv Bassetti.
In più, sottolinea il virologo, “la terza dose, in Ucraina, è iniziata con la prima settimana di gennaio, quindi molto dopo di noi, e soltanto circa l’1,5 della popolazione ucraina l’ha ricevuta. È chiaro che oggi ci troviamo di fronte a un Paese che avrebbe dovuto continuare con le vaccinazioni, ma evidentemente aveva altri problemi, sicuramente più importanti. Questo fa sì che i profughi siano molto poco vaccinati. E la popolazione meno vaccinata dell’Ucraina sono inoltre le donne e i bambini, che sono proprio quelli che si stanno spostando”.
Il bollettino: un milione di positivi in Italia
Nell’ultimo bollettino ufficiale del Ministero della Salute, intanto, gli attualmente positivi in Italia sono tornati vicini a quota 1 milione: esattamente 999.504, con i nuovi contagi attestati a 48.886 nelle ultime 24 ore prese in considerazione.
Il tasso di positività sui tamponi effettuati è infatti risalito al 14,8%. Sia pure in maniera marginale, aumentano anche i ricoverati: 516 (+3) in terapia intensiva e 8.240 in area medica (+6).
Si registrano infine 86 nuovi decessi.
Alberto Minazzi