Dopo il Friuli Venezia Giulia e l’Alto Adige, ultima regione d’Italia a essere passata in zona gialla, anche la Calabria ha cambiato colore da oggi, 13 dicembre.
A rischio giallo per Natale anche Veneto, Lombardia e Lazio.
In diverse regioni d’Italia i contagi e i ricoveri sono in aumento, con le varianti Delta e Omicron a dominare la situazione.
Il tasso di occupazione dei letti in ospedale in crescita.
Il cambio di colore è previsto inoltre per Liguria e Marche.
Le due regioni sono infatti oltre la prima soglia di guardia del 10% di letti occupati nelle terapie intensive e vicine anche alla soglia del 15% dei letti nei reparti ordinari.
Le situazioni più critiche
Il Friuli Venezia Giulia registra la situazione più preoccupante.
In questa regione infatti sono state già ampiamente superate le soglie dei ricoveri in terapia intensiva (10%) e nei reparti ordinari (15%). Con le rianimazioni al 14,3% e gli altri reparti al 23,2%, il rischio di passare addirittura in arancione per il periodo di Natale c’era, ma al momento è stata prorogata per altri 15 giorni l’area gialla. Non va tanto meglio in Veneto, con ricoveri in crescita sia in terapia intensiva sia in quella ordinaria, tanto che il passaggio dal bianco al giallo potrebbe scattare dal 20 dicembre.
In Calabria le terapie intensive sono all’11,8%, i reparti ordinari al 16,8% e l’ultimo monitoraggio dell’Iss ha certificato 118 nuovi casi settimanali ogni 100 mila abitanti. Nella giornata del 12 dicembre sono stati 453 i nuovi contagi e tre i decessi per un totale di 1.527 vittime. Sotto osservazione sono Lombardia e Lazio. La prima con ricoveri ordinari al 13,6% e in terapia intensiva all’8,9%; la seconda con percentuali rispettivamente del 12,1% e 9,6%.
Super Green Pass: l’accelerazione sui vaccini
In Italia, nella giornata del 12 dicembre sono stati registrati 19.215 nuovi contagi e 66 morti. Il tasso di positività è al 3,8% , mentre l’indice Rt è lievenmente sceso.
Il passaggio in zona gialla per diverse regioni è concreto.
Di fatto, comunque, non ci sarà uno sconvolgimento importante nella vita dei cittadini considerato che le regole da seguire in zona bianca e gialla sono le medesime, tranne l’uso della mascherina anche all’aperto nella seconda.
Più contagi, meno morti nelle regioni italiane
Intanto 5,1 milioni di somministrazioni da inizio dicembre confermano l’efficacia che il Super Green Pass o Green pass “rafforzato” ha sull’incremento dei vaccini.
Tuttavia non si riduce la quota di chi ottiene la Certificazione Verde facendo i tamponi antigenico o molecolare. Sul fronte dei vaccini per i bambini, a partire dal 16 dicembre per 3,6 milioni di loro in età compresa tra i 5 e gli 11 anni, sono già 25 mila le prenotazioni in Lombardia, 15 mila in Piemonte e Toscana. Il Ministero della salute informa che anche i bambini avranno il Green Pass ma che sarà controllato dal compimento dei 12 anni.
Covid-19 dopo un anno
Per guardare avanti con ottimismo, pur se la tendenza di contagi e ricoveri è al momento in rialzo, basta raffrontare i dati di quest’anno con quelli del 2020 quando non c’erano i vaccini. I numeri parlano da soli: con lo stesso numero di contagi vi sono un decimo dei morti.
Rispetto allo scorso anno le percentuali sono -87,7% di decessi; -78,6% di ricoveri in reparti ordinari e –75,6% nelle intensive.
Quanto al tasso di positività calcolato rispetto ai tamponi totali refertati in un anno è sceso dal 10,77% al 4,00% con un calo del 62,86%.
Stato d’emergenza: sarà prorogato?
Entro dieci giorni è attesa la decisione del presidente del Consiglio Mario Draghi sullo stato d’emergenza, che sarà presa in base all’effetto del decreto del 6 dicembre. L’alternativa alla proroga, caldeggiata dal consigliere del Ministero della Salute Walter Ricciardi, sarebbe quella di individuare un percorso legislativo che permetta di mantenere la struttura commissariale senza legislazione d’emergenza.
Silvia Bolognini