Nell’ultimo mese, nel nostro Paese statistiche più alte dopo la Corea del Sud. L’Oms invita a non abbassare la guardia
In Italia, sono rispuntate le mascherine. Un esempio? La Mostra del Cinema di Venezia. Dove, considerando che ormai gli assembramenti sono tornati nella normalità della vita quotidiana, più d’uno ha scelto di tornare a indossare il dispositivo di protezione prima di entrare nelle sale a vedere un film o anche semplicemente girando all’aperto in mezzo alla folla che frequenta in questi giorni il Lido.
Del resto, l’obiettivo che ci si era posti fin dall’inizio della diffusione di Sars-CoV-2 in tutto il mondo, era quello di arrivare alla fase endemica.
Ovvero la fase di convivenza (e non certo quella della sua scomparsa) con il Covid. Che, infatti, ha sempre continuato a circolare ed evolversi nelle sue mutazioni, con la nuova variante di interesse attualmente più diffusa che è stata ribattezzata Eris.
Il picco di contagi
Pur con numeri ben diversi da quelli dell’emergenza pandemica, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha registrato un picco della diffusione dei contagi, nei 28 giorni tra il 31 luglio e il 27 agosto. Da qui l’invito, agli Stati, “a mantenere e non a smantellare, le proprie infrastrutture anti-Covid-19”, in quanto è ritenuto “fondamentale mantenere un sistema di allerta precoce, sorveglianza e segnalazione, tracciamento delle varianti, assistenza clinica precoce, richiami vaccinali gruppi ad alto rischio”.
Nel quadro generale, l’Italia è tra i Paesi più interessati.
In questo mese, le segnalazioni di nuovi casi hanno varcato la soglia di 1,4 milioni (+38%), con la Corea del Sud ampiamente al primo posto a quota 1.296.710 (+73%).
Subito dopo, però, veniamo noi, con 26.998 casi (+81% nel confronto su base mensile), oltre 700 in più del Regno Unito, terzo con 26.624.
Il Mediterraneo orientale, con +113% di casi, è la zona in cui si è registrato il maggior incremento di contagi, seguito dal Pacifico occidentale (+52%) e dall’Europa (+39%).
In calo, al contrario, Africa (-76%) e Sud-est asiatico (-48%). Dall’inizio della pandemia, il totale di casi ha superato i 770 milioni, la maggioranza dei quali (quasi 276 milioni, il 36%) in Europa.
Decessi e varianti Covid
Corea del Sud con 596 decessi (+199%) e Italia 192 (+45%) sono ai primi posti ad agosto per numero di decessi, davanti alla Russia (158), con la Cina (135 morti), che fa segnare un +193%. Ma a livello mondiale, con meno di 44 mila vittime per toccare i 7 milioni da inizio pandemia, si registra una frenata del -50%, con il solo Mediterraneo orientale (+33%) in decisa controtendenza.
Quanto alle varianti, Eg.5, o “Eris” è segnalata dall’Oms come in notevole aumento, avendo toccato il 26,2% dei campioni sequenziati.
La sua presenza è accertata in 57 Paesi.
“Arturo” (Xbb.1.16) è invece stabile, dal 7 al 13 agosto, al 22,7%, con presenza in 109 Paesi, e “Kraken” (Xbb.1.5), pur presente in 124 Paesi, è in calo al 10,2% delle sequenze.
Resta infine da valutare il potenziale impatto di “Pirola” (Ba.2.86), variante con elevato numero di mutazioni, di cui sono state segnalate in 7 Paesi (di cui 5 in Europa) 21 sequenza al 30 agosto.
Alberto Minazzi