Uno studio dell’Istituto Mario Negri di Milano suggerisce nuove linee guida per la cura del coronavirus a casa.
Il nuovo protocollo, al vaglio della comunità scientifica, si differenzia dalle precedenti pratiche innanzitutto perché non prevede di attendere l’esito del tampone per iniziare la terapia.
Al posto della tachipirina si usa l’aspirina e, in caso di dolori, l’Aulin, un antinfiammatorio su cui c’erano perplessità.
Nei casi più seri, e sempre sotto la guida di un dottore, il protocollo dell’Istituto prevede l’utilizzo del cortisone, che durante la prima ondata del 2020 era stato praticamente bandito.
Sperimentato su 500 pazienti da trenta medici di famiglia, il trattamento ha sempre dato esiti di guarigione.
Lo studio, in fase di pubblicazione, mette a confronto l’esito clinico di novanta pazienti colpiti da Covid e trattati a domicilio con il nuovo protocollo senza aspettare il risultato del tampone, con quello di altri novanta pazienti Covid comparabile per età, sesso e comorbilità trattati con altri regimi terapeutici.
La terapia con antinfiammatorio e aspirina dura 18 giorni, a fronte dei 14 delle cure previste dal protocollo vigente.
Ma perdita dell’olfatto e affaticamento persistono molto meno nei pazienti curati con il nuovo metodo (23% contro il 73%) e, per quanto riguarda i ricoveri, sono inferiori (2,2% contro il 14,4%).
Anche il totale dei giorni trascorsi in ospedale dai pazienti totali di ciascun gruppo risulta diverso: 44 a fronte di 481.
I costi cumulativi per i trattamenti ordinari, intensivi e subintensivi sono di 28.000 euro contro 296.000.
Sostanzialmente lo studio dimostra che è che la sindrome infiammatoria a condurre in ospedale. Quindi, prevenirla, aiuta a ridurre i ricoveri.
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Covid: con la prevenzione, meno ricoveri. Lo studio dell'Istituto Mario Negri di Milano
6 Aprile 2021