Società +

Coronavirus: volontari aiutano chi non può accudire i propri animali

Coronavirus: volontari aiutano chi non può accudire i propri animali

Una risposta ai drammatici appelli dei malati che non sanno dove collocare l’animale di famiglia.

Molte persone sole senza rete di sostegno o anche intere famiglie in isolamento non possono in questo momento accudire il proprio animale domestico.
Non sanno come fare, a chi rivolgersi.


Ebbene, esiste un gruppo di volontari animalisti che possono tender loro una mano.
Sono coordinati dalla Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, l’associazione fondata e presieduta dall’onorevole Michela Vittoria Brambilla, che sabato 21 marzo ha lanciato il servizio “LEIDAA per emergenza Covid-19“.

In dieci giorni sono state circa 1500 le telefonate ricevute al numero 02.94351244 (da chiamare solo dopo aver letto attentamente le risposte alle “domande frequenti” sul sito www.leidaa.info e sui social collegati).
“In questo difficile momento, precisa Brambilla – cerchiamo di dare una risposta a tutti coloro che si trovano in isolamento, quarantena o, peggio ancora, ricoverati”.

Non abbandonate i vostri animali

Dunque il dramma delle famiglie coinvolge anche gli animali, che delle famiglie sono membri a tutti gli effetti.
L’attenzione verso coloro che sono  in quarantena senza sostegno familiare e la tutela dei loro animali è risultata subito doverosa per i volontari di LEIDAA.
Accanto al loro lavoro “sul campo” c’è quello, a livello di comunicazione, della Protezione Civile, con i suoi numerosi appelli affinché cani, gatti e altri animali domestici non vengano abbandonati.

I consigli dell’OMS

La stessa OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), in merito alla possibilità di contagio da alcuni temuta, ha chiarito che non esistono prove sulla possibilità di trasmissione fra animale-uomo e viceversa. Anche in tempi di emergenza sanitaria, è sufficiente seguire le normali regole di igiene: pulizia delle zampe con specifiche salviette, pulizia delle mani dopo averlo toccato e nessun bacio.


La pulizia, soprattutto di ritorno dalla passeggiata, deve concentrarsi in modo particolare sulle zampe ma “evitando prodotti aggressivi e a base alcolica, che possono indurre fenomeni irritativi provocando prurito”. Quanto al mantello, sempre l’OMS consiglia di “spazzolarlo e poi passarlo con un panno umido”.
E se l’animale dovesse aver bisogno di cure? Non c’è alcun problema.
Anche in tempi di emergenza sanitaria l’assistenza veterinaria è assicurata, perché rientra tra i servizi essenziali previsti dalla recente normativa. Nel caso in cui ci fosse bisogno, quindi, ci si può rivolgere al proprio veterinario.

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il campo nome è richiesto.
Il campo email è richiesto o non è corretto.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Leggi anche: