L’obiettivo di effettuare in Italia 500 mila vaccinazioni anti-Covid al giorno si avvicina.
Il piano del commissario straordinario Francesco Figliuolo ha stabilito i target regione per regione per arrivare a questo risultato.
La quota spettante al Veneto, da raggiungere entro il 29 aprile, è di almeno 40 mila somministrazioni quotidiane, come ha confermato il presidente della Regione, Luca Zaia.
Veneto verso quota 40 mila
Il target, ha sottolineato Zaia, è ovviamente legato alla conferma delle ipotesi di forniture dei vari sieri.
Il piano commissariale fissa attorno a 25 mila la quota giornaliera attribuita al Veneto tra il 19 e il 22 di aprile, aumentando poi progressivamente verso l’obiettivo 40 mila.
“Noi – ha commentato l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin – ci siamo già arrivati vicini, quando abbiamo avuto disponibilità di dosi, con una punta di 37 mila somministrazioni, per cui siamo pronti. Se poi iniziasse ad arrivare anche Johnson & Johnson, per cui oggi Ema decide, è chiaro che possiamo avere numeri ben diversi”.
Il nodo scuole e trasporti
Il presidente Zaia si è trattenuto brevemente nel punto stampa, per l’appuntamento in Conferenza delle Regioni in vista della riunione di questo pomeriggio alle 17 col Governo per discutere di alcune problematiche legate alle ormai imminenti riaperture in vista della stesura definitiva del Decreto Sostegni bis.
Punto “nevralgico”, come l’ha definito il governatore, il tema dei trasporti legato alla scuola.
I mezzi non sono sufficienti a garantire tutti. Tra le soluzioni astrattamente ipotizzabili, secondo Zaia, le 2 prioritarie sono la riduzione della percentuale di studenti in presenza e la previsione, come già avviene in Puglia, della facoltà di scelta tra aula e dad. “Ma sono solo due idee: ci ragioneremo insieme”, ha concluso.
Over 70: si chiude entro due settimane?
Tornando alle vaccinazioni, il cronoprogramma per fasce d’età dovrebbe essere presentato entro la fine della settimana. Ci vorranno invece un paio di settimane, nei calcoli della Regione, per completare le somministrazioni a chi ha tra 70 e 79 anni, che resta uno dei target attuali insieme a disabili e fragili, sia nei centri vaccinali che presso i medici di medicina generale. E le Ulss hanno aperto le prenotazioni solo per questa seconda fascia d’età. Nella fascia degli over 80 la copertura è invece al 91,4.
Vaccini: a che punto siamo
Le vaccinazioni effettuate in Veneto sono intanto arrivate a quota 23 milioni e 347 mila.
I 1.161 medici di base che stanno vaccinando, invece, hanno effettuato circa 39 mila somministrazioni, mentre la settimana prossima dovrebbe essere firmato l’accordo con le farmacie.
Con il 93,3% del magazzino già inoculato, il Veneto è primo in Italia per somministrazioni rispetto alle forniture. “E ricordo che abbiamo ferme 53 mila dosi di Moderna per garantire i richiami”, sottolinea Zaia. Le scorte di Pfizer sono invece pari a 28 mila dosi, anche se per domani ne sono annunciate in arrivo altre 126 mila, e 32 mila di AstraZeneca, di cui ne dovrebbero arrivare altre 33 mila tra giovedì e venerdì.
Veneto “giallo” nelle fasce regionali
Nel sistema di classificazione regionale, legato ai ricoveri, il Veneto nel frattempo è “di fatto in fase 3”, come ha reso noto Zaia. Il ritorno nella fascia gialla, in cui la gestione ospedaliera è meno problematica, è confermato dal dato dei ricoverati: oggi sono 1.728, -31, con un significativo calo soprattutto in terapia intensiva (247, -17). “Se i dati verranno confermati – spiega il presidente – probabilmente si sbloccherà tutta l’attività ospedaliera ordinaria”. “Entro giovedì o venerdì – aggiunge l’assessore Lanzarin – prenderemo la decisione, per renderla operativa dalla prossima settimana”.