Quando sarò vaccinato? La domanda, soprattutto per le persone meno anziane, è il leit motiv più diffuso da quando è partita la campagna per immunizzare gli Italiani dal Covid-19.
Dalla prossima settimana, tutti i Veneti sapranno dove trovare la risposta.
La Regione sta infatti ultimando gli ultimi dettagli di una tabella che sarà presentata a giorni.
Semplice, a colori, il calendario delle vaccinazioni sarà consultabile online per da chiunque e aiuterà a individuare con buona approssimazione la data di inizio della vaccinazione per la fascia d’età cui appartiene.
La tabella
Il documento si basa su una previsione standard delle forniture, elaborata per ora su base prudenziale.
«Comunque – ha precisato il presidente Luca Zaia – al massimo entro il 26 maggio daremo date più precise per ogni attività che faremo».
Il caposaldo rimane il fatto che il programma sia legato alle fasce d’età, scendendo via via per decenni, fino ai più giovani, tra i 16 e i 19 anni.
«Si tratta di 4.195.000 persone – ricorda Zaia – e il punto fondamentale è sempre la disponibilità di dosi. Il primo trimestre è stato un bagno di sangue e adesso si va verso la stabilizzazione. Ma resta il fatto che dobbiamo avere più vaccini. Al momento siamo un esercito con poche munizioni, perché noi saremmo tranquillamente in grado di garantire nero su bianco 80 mila vaccinazioni al giorno. L’appello è che ci sia almeno certezza sugli arrivi, perché significherebbe poterci programmare».
Gli anziani
Nelle ultime 24 ore, le somministrazioni sono state 22.222, portando il totale delle inoculazioni a 1.244.275, di cui 889.835 prime dosi.
Gli over 80 vaccinati sono già l’87% delle 358.540 persone che rientrano in questa fascia. Considerando che c’è un 5% che non si vuole vaccinare, l’obiettivo di completare la prima dose per tutti i più anziani entro domenica resta assolutamente realistico.
«Vaccinare il 95% di ultraottantenni – commenta il presidente – è un risultato strepitoso. In queste ore stiamo arrivando alla fine della ricerca sul fondo del barile e ci attende un fine settimana dirompente, con anche molte vaccinazioni a domicilio, anche grazie ai medici di base». Nel frattempo, sono arrivate al 60%, su un totale di 494.443, anche le persone tra 70 e 79 anni che hanno ricevuto almeno la prima dose. «Con dosi sufficienti – conclude il presidente – faremmo veloci anche con i 603 mila tra 60 e 69 anni».
Riaperture e bollettino
Zaia ha parlato nel punto stampa anche del tema delle riaperture: «Con le linee guida elaborate dalle Regioni, abbiamo voluto dare un segnale, che non è però il “liberi tutti”. Vedremo adesso cosa dirà il Cts sul tema delle possibili riaperture anche in zona rossa. L’unico aspetto su cui voglio intervenire è la ventilata ipotesi di una distanza di due metri tra i tavoli al ristorante: significherebbe tenerli chiusi, ma sono convinto che si troverà una soluzione».
Per il momento, intanto, il Veneto resta in arancione nonostante i numeri “da giallo”. Basta vedere il dato dei ricoveri, che sono scesi di altre 80 unità, toccando quota 1.870, di cui 261 (-5) in terapia intensiva. «Rispetto al nord Europa – conclude Zaia – abbiamo il vantaggio del fattore climatico. Perché il Covid, come gli altri coronavirus, ha una sua stagionalità, più o meno dimostrata. Non a caso, questa ondata non ha avuto la stessa forza distruttiva di dicembre».