«Da lunedì a oggi, abbiamo effettuato 10.015 test sierologici su insegnanti e operatori della scuola. E i soggetti risultati positivi sono pochissimi, solo 4 o 5». L’incoraggiante annuncio è stato dato dal presidente del Veneto, Luca Zaia, nel corso del punto stampa sulla situazione dell’emergenza coronavirus alla sede della Protezione civile di Marghera.
I test sierologici verso l’apertura della scuola
Zaia ha ricordato che i test sierologici su insegnanti e operatori scolastici, come stabilito dal Governo, vengono effettuati su base volontaria. Così come sono volontarie le adesioni o meno da parte dei medici di base ad effettuare lo screening. «In Veneto – ha precisato al riguardo il presidente – l’adesione dei medici di base a effettuare il test, nel loro ambulatorio o nelle strutture messe loro a disposizione, si assesta tra il 50 e il 55 per cento. C’è dunque un potenziale di circa 50.000 insegnanti e operatori che potrebbero recarsi nelle strutture pubbliche delle Ulss, perché il proprio medico di base non ha dato la sua disponibilità».
Al riguardo, Zaia ha aggiunto che «vanno comunque utilizzati i punti di accesso rapido e non le prenotazioni telefoniche, perché è impossibile fissare gli appuntamenti».
Una nuova ordinanza per chi arriva dalla Sardegna
Il presidente del Veneto ha quindi annunciato di aver firmato una nuova ordinanza, relativa a chi arriva in regione dalla Sardegna. «Sempre su base volontaria – ha spiegato – chi proviene dalla Sardegna può chiedere di effettuare gratuitamente il tampone, sia negli aeroporti di Venezia e Verona, sia nei punti di accesso rapido delle Ulss. Sarà sufficiente documentare che si rientra dalla Sardegna». La misura è stata presa, in via prudenziale, considerando la situazione contingente.
Il controllo sarà effettuato con tampone molecolare o tampone rapido. Test, quest’ultimo, riguardo al quale Zaia ha sottolineato che «i costi, dai 12-13 euro iniziali, sono già arrivati a 4,60 euro. Siamo dunque nella direzione giusta, anche se, ancora per un paio di settimane, l’approvvigionamento non è ancora semplicissimo. Ma presto arriveranno regolarmente».
Il bollettino: superata quota 1,5 milioni di tamponi
Il punto stampa si è aperto di consueto con il bollettino della situazione. In primis, il numero di tamponi effettuati ha superato quota 1,5 milioni (esattamente 1.508.033), con una media di 12.500 al giorno nell’ultima settimana. A questi, si aggiungono quasi 1,3 milioni di test rapidi. I positivi totali sono arrivati in totale a 22.469, di cui 2.221 attualmente positivi. Se si considera che le persone in isolamento fiduciario sono oggi 7.036, la percentuale di positivi al Covid rispetto agli isolati è del 31,57%. E solo 161 isolati, il 2,29% del totale, hanno sintomi. A completare il quadro, i 2.117 morti totali e i 3.837 dimessi. Restano ricoverati 140 soggetti (58 positivi) non in area critica e 8 (5 positivi) in terapia intensiva.
«Il quadro – ha commentato Zaia – è quello di un impatto ospedaliero assolutamente basso e di una carica asintomatica importante. Si abbassa anche la mortalità degli over 70, così come l’età media dei contagiati, adesso attestata sotto i 38 anni».