Il 2 giugno, le vittime del coronavirus in Veneto erano 1.921 in totale. I ricoverati 1.379.
Il 3 giugno, le cifre non sono cambiate. “È una grande giornata: la prima post lockdown di un bollettino senza morti”, ha annunciato con il sorriso il presidente del Veneto, Luca Zaia.
Ma sono tutte le cifre a testimoniare che, nonostante le aperture, la fase calante della pandemia, nella nostra regione, sta continuando con ottimi risultati.
I numeri dell’ultimo mese
A un mese esatto dalle prime vere riaperture, a dire che il comportamento rispettoso delle regole tenuto da tutti ha dato risultati concreti sono le cifre.
Dal 4 maggio al 3 giugno, sono stati effettuati ben 311.611 tamponi, raggiungendo un totale di 695.053.
Ciò nonostante, le persone positive sono aumentate di sole 791 unità. Se il trend resta questo, siamo vicini allo zero.
Sono poi diminuiti drasticamente i ricoverati (da 1.056 a 380: -676, nonostante il +5 dell’ultimo giorno) e, come ha sottolineato il presidente Zaia, “si sta esaurendo il Covid nelle terapie intensive”. I pazienti attualmente ricoverati in condizioni più gravi sono infatti ora 24 (-3), di cui solo 2 positivi.
Calano anche le persone in isolamento (1.267, -44 in un giorno e -5.512 in un mese) e aumentano i dimessi (ora 3.387, 684 in più da inizio maggio).
Trasporto pubblico locale: si ripristineranno le capienze?
Le buone notizie potrebbero far da base a un ritorno alla normalità anche per quanto riguarda il trasporto pubblico. Il presidente del Veneto ha inviato infatti una lettera al presidente della Conferenza delle Regioni, l’emiliano Bonaccini, per chiedere al Governo di valutare l’opportunità di ripristinare nei mezzi pubblici la capienza regolare omologata, sempre con l’obbligo dei passeggeri di indossare a bordo la mascherina.
Considerate le difficoltà attuali, che finiscono col generare involontari assembramenti alle fermate dei mezzi, recuperare il 50% della capienza degli stessi, mantenendo al loro interno i dispositivi di protezione, potrebbe rivelarsi più importante in termini di contenimento del contagio.
L’apposita Commissione, in Conferenza delle Regioni, è dunque già al lavoro per far condividere da tutti gli enti locali il documento da inviare a Roma realizzato dal Veneto.