Le varianti del virus Sars-Cov-2 circolano sempre più in Italia. Lo mostrano chiaramente i dati che il presidente dell’Istituto Superiore della Sanità, Silvio Brusaferro, ha presentato al vertice tra Governo, Regioni, Anci (Comuni) e Upi (Province), convocato d’urgenza per discutere di Dpcm e scuole.
Le varianti in Italia
A rivelare le cifre della panoramica fatta da Brusaferro è stata l’assessore alla Sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin. “Le varianti – ha sottolineato – stanno circolando molto. L’inglese è già ormai sopra il 50%. La brasiliana, soprattutto nel centro Italia, è tra il 25 e il 30%: numeri comunque importanti, perché c’è l’apprensione che quando arriva si diffonde con molta velocità. La sudafricana circola in maniera più ridotta, ma anche questa desta preoccupazione. Anche perché sono tornati alcuni focolai. Aspettiamo quindiche ci siano date indicazioni specifiche”.
La situazione in Veneto
“I nuovi numeri – ha spiegato Lanzarin riguardo al Veneto – evidenziano come il virus continua a circolare, sia pure in maniera contenuta. Ci sono segnali ancora buoni, visto che siamo lontani dagli apici di fine dicembre, ma la situazione comunque deve restare di allerta”. Tra i dati positivi del bollettino, l’incidenza che è tornata a calare (2,87%, con 1.228 nuovi positivi su 42.712 tamponi effettuati) e il calo di ricoverati in area non critica: 1.172, -23. Anche se sono tornati a salire i pazienti in terapia intensiva, saliti a 145 (+6).
La campagna vaccinale
L’assessore alla Sanità ha quindi fatto il punto sulla campagna vaccinale in Veneto. La prima novità è che dall’8 marzo partirà il cosiddetto ricongiungimento delle corti per gli over 80. In altri termini, le lettere per la fissazione dell’appuntamento saranno inviati anche alle classi di età più anziane. “Per chi non si riesce a muovere – ha precisato Lanzarin – stiamo vedendo se far intervenire le Usca a domicilio o coinvolgere i medici di medicina generale per i rispettivi pazienti”. Con questi ultimi, è fissato un incontro con la Regione per chiudere l’accordo. Continua anche la vaccinazione di operatori scolastici e forze dell’ordine, mentre i rispettivi centri di riferimento si stanno organizzando per 3 categorie di soggetti fragili: malati oncologici (circa 20 mila), malati di fibrosi cistica (circa 500) e trapiantati o in attesa di trapianto e relativi familiari conviventi (circa 5 mila).