Un colpo al Covid anche per i Paesi più poveri arriva da un nuovo vaccino a basso costo.
Il suo nome è Corbevax e nella sua “composizione” c’è anche un po’ di dna italiano.
E’ il nuovo vaccino low cost creato negli Stati Uniti dal Texas Children’s Hospital e dal Baylor College of Medicine. E parla anche italiano perché, tra i creatori del farmaco, c’è anche la scienziata Maria Elena Bottazzi, nata in Italia prima di trasferirsi in Honduras, dove ha svolto il proprio percorso accademico.
Un vaccino proteico
Corbevax è un vaccino a tecnologia tradizionale, a base di proteine e ha ottenuto l’autorizzazione per l’uso di emergenza in India. E’ stato testato coinvolgendo 3.000 volontari e non vi sono stati eventi avversi gravi.
Le persone vaccinate hanno sviluppato una risposta immunitaria associabile a una protezione del 90% contro il Coronavirus originale e dell’80% contro la variante Delta per quanto riguarda il Covid sintomatico.
“Il primo vaccino per la salute globale”
«I vaccini a base di proteine – sottolinea Bottazzi – sono stati ampiamente utilizzati per prevenire molte altre malattie e hanno dimostrato di essere sicuri. Questo vaccino è il risultato di studi decennali che sono stati alla base per lo sviluppo di un farmaco che colmerà il gap di accesso alla vaccinazione creato dalle più costose e nuove tecnologie di vaccini».
«Corbevax – ha affermato il professor Peter Hotez, coordinatore del lavoro di produzione del farmaco con la scienziata Maria Elena Bottazzi – è il primo vaccino Covid specifico per la salute globale, per i Paesi a medio e basso reddito nel mondo. E’ un vaccino ricombinante che usa tecnologia simile a quella del vaccino per l’epatite B. In India ci sono 150 milioni di dosi pronte e la produzione sarà di 100 milioni di dosi al mese, con piani di produzione per un miliardo».
Silvia Bolognini