Il nuovo movimento è appena nato. E già li chiamano “i coraggiosi”.
Il riferimento va al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e al presidente della regione Liguria Giovanni Toti.
Insieme, infatti, hanno dato vita a “Coraggio Italia”.
Un movimento liberale, moderato, popolare, cattolico.
Sono questi gli aggettivi usati per raccontare al Paese i valori cardine sui quali si identifica la nuova forza politica costituita nel tardo pomeriggio di ieri (27 maggio ndr) davanti al notaio a Roma e oggi ufficialmente già in Parlamento con un gruppo autonomo alla Camera.
Coraggio Italia: un riferimento per il centro moderato
“Chiamo a raccolta le persone di buona volontà per rilanciare il Paese tutti insieme. Dobbiamo fare subito le riforme, creare lavoro e fare scelte coraggiose”, aveva detto il sindaco veneziano Brugnaro nei giorni scorsi.
Un appello che non è rimasto inascoltato.
Il nucleo del nuovo Gruppo è infatti ora composto da 23 parlamentari. 11 sono deputati ex Forza Italia, 8 di Cambiamo!, il soggetto politico facente capo al presidente ligure Toti, 5 arrivano da formazioni politiche diverse, comprese Lega e Cinquestelle.
“Energie nuove”, “Porte aperte a tutti”
Ufficializzato questa mattina con una conferenza stampa che si è tenuta nella nuova Aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari, in via di Campo Marzio, a Roma, il nuovo progetto politico non si pone in contrapposizione rispetto alle attuali forze politiche moderate di centrodestra, mirando invece in prospettiva al raggiungimento di future alleanze. Sostiene quindi il Governo Draghi, ponendosi in piena sintonia con il ruolo del Presidente della Repubblica Mattarella.
Ma è un movimento che guarda soprattutto ai giovani, per i quali vorrebbe riformare il Paese.
Brugnaro: “L’Italia non può permettersi di perdere i figli migliori”
“Dico grazie ai parlamentari che hanno creduto a un progetto che serve a dare credibilità a un movimento politico che deve scendere nelle strade, nelle case, nelle periferie di nord, centro e sud, per raccontare raccontare un’Italia che per fortuna esiste e manda avanti il Paese, per spiegare come l’Italia ce la può fare – ha detto Luigi Brugnaro durante la conferenza stampa di presentazione – Invito quindi i giovani che vogliono partecipare a farsi avanti, perché deve finire la storia di un’Italia che perde i figli migliori: le porte sono aperte a tutti. Per difendere i valori ci vuole forza e coraggio. Noi riproponiamo all’Italia di tornare a essere libera”.
Toti: “Riaggregare la diaspora che ha sparpagliato i moderati”
Ha raccontato di un Paese alla ricerca di nuove energie anche il governatore Giovanni Toti.
“Il movimento – ha sottolineato – nasce non solo in Parlamento, ma soprattutto nel Paese E’ fatto di concretezza, merito, pragmaticità. Una casa per i moderati, che potrà allargarsi. Ringrazio Brugnaro: dal suo entusiasmo è arrivato un ulteriore passo per riaggregare la diaspora che ha sparpagliato i moderati senza dar loro peso politico. Mettiamo a disposizione energia, coraggio e idee. Il mio sogno è lasciare alla politica italiana un partito in cui comandano di volta in volta le persone scelte dagli elettori, un luogo in cui le idee si confrontano senza paura”.
Marin: “I valori sono indipendenti dalle maglie”
Il tema del “coraggio”, che ha dato il nome al nuovo partito, è stato ribadito anche dal capogruppo Marco Marin.
“C’è stata la volontà di un gruppo di persone e deputati, che chiamo “capitani coraggiosi”, di fare qualcosa di importante – ha spiegato – Ci sono ex ministri, presidenti di gruppi, personalità che hanno già dato, ma hanno ancora voglia di dare. Professionisti, imprenditori e giovani che hanno già imparato a fare politica nelle loro esperienze amministrative. Rappresentanti di un Paese che mai come in questo momento ha bisogno di essere aiutato. I valori sono indipendenti dalle maglie. La nostra è una sfida ma, come dice il nostro nome, le sfide non ci fanno paura”.
L’iter di Coraggio Italia
La struttura del nuovo partito sarà definita nell’arco dei prossimi mesi.
Istituito il comitato promotore, i capi delegazione (insieme a Luigi Brugnaro, Giovanni Toti, Marco Marin e Gaetano Quagliarello), sono al lavoro su molti fronti.
E’ stata creata una commissione interna, che si sta concentrando sulla redazione dello Statuto e dell’atto costitutivo.
Un altro gruppo di lavoro sta invece perfezionando programma, codice etico e Carta dei valori.
Nel frattempo, superata senza problemi la soglia minima dei 20 deputati per la formazione del gruppo alla Camera, è vicino il raggiungimento del limite di 10 aderenti per avere un gruppo autonomo anche al Senato.
Al momento, in 8 hanno già espresso la propria disponibilità, ma entro una decina di giorni si attendono le ulteriori 2 adesioni.
L’assemblea costituente, di cui faranno parte di diritto i componenti delle commissioni e alla quale parteciperanno i parlamentari aderenti, sarà presieduta da Luigi Brugnaro.
La squadra
Il nuovo gruppo è formato da 23 deputati. Si tratta di Marco Marin, presidente, Stefano Mugnai, Raffaele Baratto, Maurizio d’Ettore, Simona Vietina, Michaela Biancofiore, Cosimo Sibilia, Matteo Dall’Osso, Elisabetta Ripani, Maria Teresa Baldini, Guido Germano Pettarin, Osvaldo Napoli, Fabiola Bologna, Manuela Gagliardi, Claudio Pedrazzini, Gianluca Rospi, Daniela Ruffino, Giorgio Silli, Guido Della Frera, Fabio Berardini, Marco Rizzone, Carlo Ugo De Girolamo, Martina Parisse.
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