Le prime versioni del famoso topo e di Minni apparse in Steamboat Willie nel 1928 sono ora liberamente utilizzabili negli stati Uniti
Vi ricordate la scena in bianco e nero in cui Topolino sta fischiettando mentre è alla guida di una piccola barca a vapore e interagisce con Minnie e Pete, l’antagonista diventato noto in Italia come Pietro Gambadilegno? E’ generalmente questa immagine, del cartone “Steamboat Willie” datato 1928, quella che tutti associano alla nascita della creatura di Walt Disney anche se in realtà era già apparso sempre nel 1928 all’interno del cortometraggio “L’aereo impazzito”.
Ebbene, dal 1 gennaio 2024 le prime immagini di Topolino e della sua compagna Minnie, tra i personaggi più famosi tra le migliaia di opere protette da copyright, appartenenti proprio a quel cartone sono entrate nel pubblico dominio.
I 95 anni della legge statunitense
Questo perché la legge statunitense prevede che i diritti d’autore possano essere detenuti per 95 anni.
A conti fatti, significa che sono scaduti e i personaggi del primo vero cortometraggio targato Disney possono ora essere legalmente condivisi, riutilizzati e rielaborati sia sulle pagine, sia sul palcoscenico o sullo schermo senza incorrere in vertenze legali.
Da quando fu trasmesso per la prima volta “Steamboat Willlie”, disegnato da Walt Disney e Ub Iwerks e ancora oggi considerato uno dei cortometraggi più famosi e iconici della Disney, sono passati 96 anni quindi ora quelle immagini sono libere. Inizialmente la legge prevedeva che i diritti durasse 75 anni, ma Disney tentò a lungo di estenderli e nel 1998, anche a causa delle pressioni della società, si arrivò agli attuali 95.
Gli anziani Winnie the Pooh e Mickey Mouse
Attenzione però. Perché la versione più nota e moderna di Mickey Mouse, ovvero quella in cui lo vediamo con le orecchie nere, i guanti bianchi e i pantaloni rossi, resta invece di proprietà della Disney e il suo utilizzo continua a essere soggetto alle regole del copyright.
Disney continuerà anche a mantenere il controllo sul marchio di topolino. Quindi chiunque intenda sfruttare la versione originale del personaggio per fini commerciali dovrà rendere ben chiaro che non sta vendendo un prodotto Disney. Medesima sorte è accaduta per l’orsetto Winnie the Pooh, ideato nel 1926 e diventato di pubblico dominio nel 2022.
Da quel momento alcuni autori hanno provato a usare il personaggio e gli altri della serie per creare nuove opere, mantenendo i nomi originali ma inserendoli in un contesto nuovo.
Anche in questo caso Disney continua a mantenere i diritti sulle sue rappresentazioni più moderne.