Un anno da guinness. Per temperature medie, estate boreale, dicembre … le rilevazioni di Copernicus
Può sembrare una notizia già letta. Ma non lo è.
A chiusura dei conti, l’anno appena trascorso è il più caldo mai registrato dal 1850, quando cioè si è iniziato a fare le rilevazioni delle temperature.
In passato si è scritto lo stesso del 2016, poi del 2022.
Ora del 2023.
La temperatura media globale, infatti, ha battuto il precedente record assestandosi sui 14.98 gradi centigradi: 0,17 in più rispetto al 2022.
E dicembre ha ben contribuito a fissare il nuovo primato, aggiudicandosi anche quello di dicembre più caldo in assoluto, con una temperatura media di 13,51 gradi centigradi.
Ma sono stati soprattutto luglio e agosto a mettere la marcia per il sorpasso.
Sono stati “i due mesi più caldi mai registrati”, ha rilevato Copernicus, il Servizio per il Cambiamento Climatico che insieme al Centro Europeo per le previsioni meteorologiche monitora temperature e situazioni estreme.
E per il 2023 rilevazioni di fare ce ne sono state praticamente ogni giorno visto che “ogni giorno dell’anno ha superato di 1°C – si legge nel rapporto – il livello preindustriale del periodo compreso tra il 1850 e il 1900”.
Non solo: circa la metà dei giorni del 2023 è stata più calda di 1.5°C rispetto al livello del periodo tra il 1850 e il 1900.
Due giorni del mese di novembre, infine, come non era mai accaduto, sono stati più caldi di 2°C.
Non solo la terra.
Anche il mare ha risentito dei cambiamenti climatici in corso. Contribuendo di conseguenza a sua volta a determinare quegli eventi estremi che stanno diventando per tutti noi sempre più familiari.
Tra aprile e dicembre, rileva ancora Copernicus, le temperature medie globali di mari e oceani sono state una costante al rialzo rispetto alla norma, accompagnandosi a tutti gli effetti a un’estate boreale che ha fatto dei mesi tra giugno e agosto la stagione più calda di sempre.