Polizia e Carabinieri, con l’ausilio dei Vigili urbani e dei controllori delle aziende di trasporto.
Saranno loro a controllare da lunedì 6 dicembre i Green Pass a bordo dei mezzi pubblici locali, come autobus, treni, vaporetti e metropolitane.
In bar, ristoranti e altri locali, ai quali dalla stessa data si potrà accedere solo con il certificato “rafforzato”, spetterà invece alla Polizia municipale.
È quanto ha stabilito la circolare, inviata dal Ministero degli Interni ai prefetti, sulla strategia da adottare per vigilare sul rispetto delle misure stabilite dal decreto del 26 novembre.
Le nuove regole per il Green Pass “base”
Le nuove regole decise dal Governo introducono l’obbligo di Green Pass, rilasciato anche dopo l’effettuazione di un tampone risultato negativo, in alberghi, spogliatoi e mezzi pubblici.
Fin dall’inizio, è stato il tema del controllo su questi ultimi a mostrare le principali problematicità. I Comitati provinciali stanno mettendo a punto in queste ore i piani puntuali, ma il Viminale ha già tracciato alcuni principi cardine.
Tra questi, l’obbligo per i prefetti di inviare ogni settimana al ministro dell’Interno una relazione sull’attività effettuata. Sempre fermo restando che tutte le misure, non solo quelle del Green Pass, potranno essere rimodulate, anche in senso più restrittivo, a seconda dell’evoluzione dello scenario epidemiologico.
I controlli sui mezzi pubblici
Riguardo al trasporto pubblico, la raccomandazione è che i controlli siano effettuati garantendo la fluidità del servizio e scongiurando i rischi di assembramenti o di situazioni delicate dal punto di vista dell’ordine pubblico.
Il Ministero punta anche sulla collaborazione degli enti gestori, attraverso gli addetti alle verifiche in possesso della qualifica di “incaricato di pubblico servizio”.
I controlli, effettuati attraverso l’app Verifica C19, potranno avvenire sia ai capolinea, che alle fermate, che a bordo dei mezzi, come deciso ad esempio a Roma. I controlli a campione, che a Milano saranno effettuati anche con l’ausilio delle aziende, potranno essere effettuati anche da squadre itineranti composte da due persone.
Mezzi pubblici: criticità e prospettive
La circolare non prevede invece, per il controllo dei Pass, l’utilizzo dei militari.
Nemmeno quelli già dislocati sul territorio con il progetto “Strade sicure”, che però saranno autorizzati a svolgere altre funzioni di Polizia e Carabinieri, liberando personale per le verifiche.
Tra le questioni aperte, quella delle possibili difficoltà per gli studenti sprovvisti del certificato di raggiungere gli istituti scolastici. Così come l’eventuale autorità dei dipendenti delle aziende di trasporto di emettere sanzioni.
È inoltre allo studio, da parte del Ministero dei Trasporti, l’introduzione di biglietti elettronici contenenti anche le informazioni sul possesso del Green Pass dell’utilizzatore, per una verifica preventiva già al momento dell’acquisto.
I controlli nei locali
Per entrare a consumare in bar, ristoranti e altri locali al chiuso, invece, da lunedì non basterà un qualunque certificato verde, ma solo quello derivante da vaccinazione o guarigione dalla malattia.
Per il controllo del cosiddetto “Super Green Pass” in questi casi sono stati individuati dal Viminale i Vigili urbani.
La loro attività, in ogni caso, andrà attentamente pianificata, anche per evitare sovrapposizione con i servizi effettuati in primis dalla Guardia di Finanza. Il Capo di gabinetto del Ministero, Bruno Frattasi, ha inoltre ribadito che i controlli del certificato saranno potenziati anche nelle zone della movida e nei weekend.
L’obbligo vaccinale
Tra le novità in arrivo, in questo caso però dal 15 dicembre, l’estensione dell’obbligo di vaccinazione contro il Covid anche al personale di difesa, sicurezza, soccorso pubblico e polizia locale.
Chi decidesse di non vaccinarsi, verrà immediatamente sospeso dal servizio e dal diritto alla retribuzione, pur senza conseguenze disciplinari e mantenendo il diritto alla conservazione del posto.
Il Governo sta però ragionando anche sull’introduzione, da gennaio, di un obbligo vaccinale per tutti i lavoratori. L’eventuale decisione, che si legherà comunque all’andamento del contagio, troverebbe la giustificazione legale in un articolo del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro, che prevede come conseguenza estrema addirittura il licenziamento. Per imporre l’obbligo, comunque, sarebbe necessario almeno un decreto legge.
Mascherine all’aperto
Sono intanto sempre più le realtà territoriali che hanno reintrodotto l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, quantomeno nelle situazioni a più alto rischio.
L’obbligo è ad esempio già in vigore in Sicilia, dai 12 anni in su, dal 2 dicembre e fino al 31 dicembre, mentre a Torino arriverà fino al 15 gennaio.
Da oggi, 3 dicembre, alle 16 e fino al 6 gennaio entrerà in vigore anche nel centro cittadino di Genova.
Dopo altri Comuni laziali, come Fiumicino, Albano e Frascati, anche Roma ha deciso di prevedere l’obbligo della mascherina all’aperto, nelle aree più affollate, dalle 10 di domani, sabato 4 dicembre, alle ore 24 del 31 dicembre. E Venezia, che già aveva adottato il provvedimento in occasione della festa della Madonna della Salute del 21 novembre, adesso lo ha esteso con una nuova ordinanza, in vigore dal 6 dicembre, anche ai pontili degli imbarcaderi, alle piazze e ai luoghi più affollati di centro storico e terraferma oltre che ai mercati rionali.
Alberto Minazzi
Domanda: conoscendo titolari-gestori di un esercizio pubblico che non hanno voluto vaccinarsi, costoro devono chiudere il loro locale o continuare a chiedere ai clienti il green pass rafforzato pur non essendo essi stessi vaccinati?