E’ dietro front sul limite del tetto massimo di 1000 euro per i pagamenti in contanti.
Nei lavori della Commissione della Camera che sta esaminando gli emendamenti al decreto Milleproroghe, nonostante il parere contrario del Governo, è infatti passata (sembra per un solo voto) la proposta di modifica, presentata e sostenuta dal centrodestra, che farà tornare, per almeno per tutto il 2022, alla precedente soglia di 2000 euro.
Ora spetterà all’aula di Montecitorio la conferma del via libera definitivo all’indicazione data dalla Commissione congiunta Bilancio e Affari costituzionali.
Nel frattempo, resterà in vigore il nuovo limite che ammette pagamenti cash fino a 999,99 euro.
Resta da definire se il passo indietro riguarderà solo la soglia di contanti o anche la sanzione per chi non rispetta questo limite, tanto il pagatore quanto il ricevente la somma.
Sanzione amministrativa che, a sua volta, è stata raddoppiata nel minimo, passando da 1.000 a 2.000 euro, mentre il massimo è di 50 mila euro.
La riduzione del limite ai contanti era stata decisa dal Governo Conte-bis con il decreto fiscale che aveva introdotto il tetto massimo di 2.000 euro a partire dal 1° luglio 2020, prevedendo il passaggio a 1.000 euro dal 1° gennaio 2022. L’obiettivo è quello di favorire i pagamenti digitali e di conseguenza la trasparenza e la tracciabilità delle operazioni finanziarie. Già nel 2011 fu introdotto un limite al contante fissato in 1.000 euro, poi elevato a 3.000 euro nel 2016.
Il limite deve essere rispettato anche per quanto riguarda i prestiti e le donazioni tra parenti, così come i pagamenti frazionati, mentre non si applica per prelievi e versamenti in banca, in quanto movimenti che riguardano la stessa persona, e per i pagamenti misti con moneta cartacea e digitale, purché la quota di contante rispetti la soglia.
Sono anche consentite le transazioni in contanti per attività di lavoro autonomo occasionale e i pagamenti a favore della Pubblica Amministrazione.
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Contanti: si torna al limite di 2.000 euro
18 Febbraio 2022