“Nei prossimi giorni penso che apriremo le vaccinazioni a nuove fasce d’età. Per questo lancio un ultimo appello a prenotarsi quanto prima ai Veneti che hanno più di 60 anni e intendono vaccinarsi, perché presto rischiamo di non essere più in grado di garantire loro la priorità”.
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha chiesto così la massima collaborazione ai cittadini riguardo alla campagna vaccinale contro il Covid che sta procedendo con ottimi ritmi ma rischia di andare incontro a uno stallo. “Non escludo che quella di oggi e domani sia l’ultima chiamata”.
La chiamata per gli ultra sessantenni
Zaia si è riferito in particolare all’ultima coorte per cui è iniziata la vaccinazione, cioè quella di coloro che hanno tra 60 e 69 anni. Su 603.210 persone che ne fanno parte, hanno ricevuto almeno una dose in 182.127, a cui si aggiungono altri 176.191 prenotati, superando così il 60%. E restano liberi 52.018 spazi in agenda fino al 19 maggio. “Invitiamo a prenotarsi – ha aggiunto il presidente – anche le altre categorie prioritarie, compresi vulnerabili e fragili, conviventi e care giver. Anche su queste categorie forse siamo arrivati a un punto di stallo. E gli over 70 sono arrivati al 72%”.
La campagna vaccinale
Le dosi somministrate sono nel frattempo arrivate a 1.835.000, con 41.688 somministrazioni nelle ultime 24 ore. Per l’intervento del garante della privacy, dalla mattina del 5 maggio è stata intanto introdotta nel portale unico di prenotazione la richiesta di inserire, insieme al codice fiscale, le ultime 6 cifre della tessera sanitaria per evitare il rischio di disservizi. “Ci stiamo muovendo – ha rivelato Zaia – anche con le aziende, molte delle quali si sono dichiarate disponibili a vaccinare per fasce d’età anche i non dipendenti”. In magazzino ci sono attualmente 190 mila dosi, con l’annunciato arrivo per domani di 29 mila nuove dosi di Moderna.
L’andamento del contagio
Tra i dati del bollettino, continua il calo dei ricoverati per Covid: 1.336 (-28), di cui 11.63 (-23) in area non critica e 173 (-5) in terapia intensiva. L’incidenza dei positivi sui test effettuati è al 2% (745 nuovi casi su 36.837 tamponi).
“L’algoritmo – ha commentato il governatore – ci dà ancora una proiezione di calo, ma con una curva meno importante. Questo, ovviamente, sempre che non si verifichi una reinfezione, legata al mancato rispetto di misure come distanziamenti, uso della mascherina e disinfezione delle mani”