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Consumo di alcol: a rischio salute 8 milioni di italiani

Consumo di alcol: a rischio salute 8 milioni di italiani

Secondo l’Osservatorio nazionale Alcol dell’Istituto Superiore della Sanità ONA-ISS, sono oltre 1 milione 310 mila i giovani bevitori tra 11 e 24 anni; 3,7 milioni i binge drinker

“Buon vino fa buon sangue” recita uno dei detti più famosi sulla bevanda di Bacco, a sottolineare che a nessuno ha mai fatto male.
Secondo diversi studi il vino porta dei benefici per il cuore e per la circolazione del sangue e contiene un principio attivo, il resveratrolo, che riduce l’invecchiamento cellulare e altri effetti negativi. Ridurrebbe anche  il rischio di obesità. Ma attenzione: ogni medaglia ha il suo rovescio.
Che nel caso del vino si lega alle quantità consumate.
L’alcol è infatti una delle principali cause di morte al mondo tra patologie ( tra le altre malattie cardiovascolari, tumori, cirrosi epatica, diabete, epilessia, pancreatite) e incidenti stradali provocati da chi beve troppo.
E a farlo, sono in molti.

Troppo alcol

Secondo quanto rileva l’Osservatorio Nazionale Alcol dell’istituto Superiore di Sanità ONA-ISS, nel 2022 circa 8 milioni di italiani di età superiore a 11 anni hanno bevuto quantità di alcol tali da esporre la propria salute a rischio.
Sono aumentati, soprattutto tra gli uomini (+21,2% contro il +9,1% delle donne) e tra i giovani, tra le fasce più vulnerabili della popolazione insieme agli anziani.
I consumatori di alcol
in Italia sono complessivamente 36 milioni: il 77,4% maschi, il 57,5% femmine.
3,7 milioni sono invece gli alcolisti dello “sballo”.
Circa 10,2 milioni di persone sopra i 18 anni consuma alcol quotidianamente e 5 milioni hanno consumi che eccedono le linee guida.

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L’allarme giovani

I dati maggiormente preoccupanti riguardano i giovani di età compresa tra 11 e 24 anni che sono circa un milione 310 mila, dei quali 650 mila minorenni.
Non buona anche la situazione per le donne: sono circa 2,5 milioni con il 15,5% di consumatrici a rischio tra le minorenni 11-17enni.
Ci sono poi ben 3,7 milioni di binge drinker, i forti consumatori di alcolici e superalcolici che vanno alla ricerca dello “sballo” con sei o più bicchieri in una sola occasione, specialmente nel fine settimana. Sono soprattutto maschi di tutte le età di cui 104 mila minori; poco meno di 1 su tre è donna.

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In cura solo 8,2% di alcoldipendenti

L’ultimo Report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sull’impatto dell’alcol nel mondo attribuisce al consumo delle bevande alcoliche il decesso di tre milioni di persone ogni anno a causa di oltre 200 patologie, incidentalità e sei tipi di tumore. Se tra i binge drinker si registra una diminuzione rispetto al 2020, non si evidenzia tra le donne. Tra loro si continuano a registrare numeri elevati con 290 mila consumatrici con danno da alcol.
Sul totale dei 770 mila consumatori con Disturbi da uso di Alcol DUA in necessità di trattamento soltanto l’8,2% è stato intercettato clinicamente.
In carico ai servizi del Sistema Sanitario Nazionale vi sono 62.886 alcoldipendenti, in diminuzione rispetto ai consumi dannosi attesi. Riguardo agli accessi al Pronto Soccorso nel 2022 ne sono stati registrati 39.590 di cui il 10,4% richiesto da minori, dato in incremento del 12,1% in un anno. “Per una rinnovata prevenzione è necessario intercettare precocemente tutti i consumatori a rischio – spiega il direttore dell’ONA-ISS Emanuele Scafato – e assicurare alle cure quelli con danno e alcoldipendenti”.

Silvia Bolognini

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