“La campagna deve accelerare anche in estate. Le forniture continueranno ad arrivare in modo sufficiente”.
Così ha detto il premier Mario Draghi durante la conferenza stampa al termine del Consiglio Ue.
A oggi in Italia i vaccini inoculati sono 31.854.231 a fronte di 33.618.267 dosi consegnate.
La Commissione europea stima, secondo quanto enunciato dalla Presidente Von Der Leyen, che saranno 981 milioni le dosi di vaccini anti-Covid consegnate ai paesi Ue nel secondo semestre dell’anno.
Nel periodo luglio-settembre sarebbero in consegna 529 milioni di dosi, di cui oltre 100 milioni sono di AstraZeneca, che per la prima volta da inizio campagna distribuisce all’UE un quantitativo così ingente, mentre per l’ultimo trimestre dell’anno i vaccini in arrivo saranno 452 milioni.
Un punto di grande importanza per l’UE è, come ha sottolineato nei giorni scorsi la presidente Von der Leyen, riuscire a far perverire più vaccini possibili nei paesi più poveri. Su questo argomento si è soffermato il presidente Draghi: “Abbiamo passato in rassegna la situazione della vaccinazione nei Paesi più poveri, dove continua ad essere critica. Covax, che è il nostro strumento principale, finanziato in modo molto significativo, ha come maggior fornitore di vaccini il Serum Institute indiano, che oggi è chiuso – ha detto il premier – Quindi diventano, almeno per il momento, cruciali le offerte di vaccino, la condivisione delle dosi che vari Paesi stanno facendo. L’Europa punta a condividere 100 mln di dosi, gli Usa sono a 80 mln, l’Italia ne ha offerte 15 mln“.
Nel corso del vertice si è discusso anche di green pass sanitario europeo. A questo proposito, il presidente del consiglio Draghi ha confermato che “sarà pronto a metà giugno”.
