Non c’è dubbio: il 2019 è stato un anno difficile. Ma ha lasciato una consapevolezza importante: che i veneziani, uniti, hanno dimostrato la loro forzà. E’ un bilancio positivo quello dell’amministrazione comunale alla fine di un altro anno di mandato. Un bilancio di numeri snocciolati a prova del fatto che tanti traguardi sono stati raggiunti, di primati che si confermano e di classifiche nazionali che evidenziano un ruolo di primo piano per Venezia. L’ultimo, quello che, secondo il rapporto del Sole 24 ore sulla qualità della vita delle città italiane, ha visto entrare la nostra nella top ten delle città in cui si vive meglio.
Guardare indietro per guardare al futuro
“C’è ancora molto da fare -ha detto il sindaco Luigi Brugnaro – ma questi sono risultati numerici di cui andiamo fieri. Non molleremo per trovare le migliori soluzioni ai tanti problemi di un territorio unico e fragile qual è il nostro -ha continuato – ma siamo convinti che già dal prossimo anno ulteriori risultati saranno palesi, soprattutto sul piano del lavoro. Il Comune di Venezia sta per avviare opere pubbliche per 540 milioni di euro trovati con finanziamenti di ogni genere e grazie all’oculato lavoro di efficientamento che è stato svolto in questi anni. Il bilancio è risanato e questo senza aver venduto una sola abitazione pubblica.
Abbiamo invece ristrutturato tutte le case che potevamo ristrutturare, abbiamo ripreso a scavare i canali nella città antica, abbiamo cambiato la mobilità con le rotonde e riasfaltando le strade. Tanto è stato fatto e tanto abbiamo intenzione di continuare a fare, perché la nostra è una città che guarda al futuro e che vuole ripartire dai giovani“.
E’ stato lungo l’intervento del sindaco Brugnaro. Che ha ringraziato tanti, tutti coloro che in questo difficile anno si sono prodigati per Venezia. “Prima di tutto i cittadini stessi, che mi abbiano votato o no – ha detto ancora – Perché una città si costruisce con il lavoro di tutti e se il comune di Venezia ha potuto raggiungere certe soddisfazioni, si deve a tutti coloro che amano e credono nel loro territorio“.
I dati
I dati più importanti, perché legati alle politiche per la residenza, riguardano il patrimonio pubblico. In quest’ultimo anno è stato possibile censire tutti gli immobili presenti sul territorio. Sono 18 mila unità immobiliari. “Per il recupero di questo ingente patrimonio residenziale – ha spiegato la vicesindaco Luciana Colle – sono tati spesi 18,5 milioni di euro. Sono state assegnate 769 case, 359 in centro storico e 410 in terraferma. Non sono sufficienti a rispondere alla richiesta della città. Sono stati così finanziati altri 10 milioni di euro per ulteriori ristrutturazioni, molte delle quali in corso”. Il patrimonio immobiliare del Comune di Venezia è inoltre aumentato nel corso dell’ultimo anno grazie all’acquisizione dal Demanio di ulteriori 63 immobili, per un valore totale di circa 25 milioni di euro.
Il risanamento del bilancio per poter poi affrontare le spese
Restaurare è stato possibile perché il bilancio lo consente. Non sarebbe stato fattibile nei primi anni quando “la criticità era da pre-default -ha sottolineato l’assessore al Bilancio Michele Zuin – Ora è stata ripristinata la normalità. Il disavanzo da -72 mln di € è stato portato a +29 mln di €, le partecipate sono in attivo e abbiamo 80 mln di cassa libera che ci consentono di non dover ricorrere ad anticipazioni di tesoreria. Siamo riusciti a tenere aperte entrambe le sedi del Casinò senza perdere un posto di lavoro e siamo in grado ora di ridurre anche le tasse. In due anni la Tari ha registrato una riduzione di un quinto in meno per tutti”.
L’ambiente unito all’urbanistica
Nel 2019 il Comune ha incassato per oneri di urbanizzazione 14 milioni 600 mila euro. Una cifra importante, che rileva una “rinnovata fiducia che spinge ad investire sul nostro territorio -ha detto l’assessore all’urbanistica Massimiliano De Martin – Dal 2016 a oggi abbiamo rilasciato 16 mila autorizzazioni edilizie. Con una visione però a largo raggio e di tutela favorita dal fatto che la nostra amministrazione ha unito in un unico assessorato l’ambiente e l’urbanistica”. Se quindi da un lato sono stati incentivati gli investimenti dei privati, anche con varianti rivolte alla residenza, “dall’altro -ha continuato De Martin – è stato portato avanti un piano strategico ambientale per la gestione delle emissioni di Co2 , ridotte del 20% in anticipo di 4 anni rispetto a un accordo mondiale. Ma abbiamo ottenuto traguardi importanti anche sulla raccolta differenziata, tant’è vero che siamo primi in Italia tra le città con più di 200 mila abitanti e siamo giunti ora anche all’adozione di un regolamento edilizio da molti definito green per l’attenzione che riserva alla tematica ambientale e per i provvedimenti cautelativi delle persone che vivono a Venezia che contiene”.
Venezia città viva
Tra le numerose pole position riconosciute a Venezia nel 2019 ci sono anche gli eventi. Il format “Le città in festa” ne ha contati quest’anno 2092. “Siamo partiti nel 2015 con 145 eventi – ha ricordato l’assessore al Turismo Paola Mar – Erano pochi e occorreva snellire il più possibile le pratiche burocratiche. Così abbiamo fatto, aumentando di anno in anno le occasioni in città per poter godere di situazioni di cultura o di svago. Tutto questo è stato possibile soprattutto grazie al terreno florido di associazioni attive sul territorio, con le quali abbiamo collaborato”.
Il 2019 lascia però spazio a un anno che sarà ancor più importante sul piano della gestione dei flussi turistici. “E’ finalmente l’inizio di una sperimentazione della regolamentazione dei flussi -ha anticipato Mar – Questi primi anni di studio, di proposte e di assestamento confluiscono in una sorta di laboratorio di ricerca che, attraverso nuovi approdi, hub, linguaggi di comunicazione, il contributo d’accesso e la prenotazione, ci dirà scientificamente dove andare”.
Venezia tra sicurezza e innovazione
La tecnologia, le nuove strumentazioni e gli investimenti fatti anche in termini di risorse umane hanno portato la polizia locale ad applicare, nel 2019, 370 daspo urbani, ad arrestare 102 persone, a emettere 2294 provvedimenti per violazioni amministrative e a verbalizzare 270 persone per prostituzione. “Rispetto alla situazione di partenza siamo davvero molto soddisfatti dei risultati ottenuti – ha rilevato l’assessore alla sicurezza Giorgio D’Este – Abbiamo assunto 209 nuovi agenti, fatto diversi acquisti strumentali con le 13 Giulietta e imbarcazioni e abbiamo contribuito in modo importante sia ad assicurare la sicurezza durante i numerosi eventi importanti che ci sono stati in città sia ad espandere l’attività di controllo anche sulle spiagge e nei parchi. Abbiamo unità cinofile con cani antidroga in azione e siamo in procinto di attivare la nuova centrale operativa al Tronchetto“.
Molto è stato fatto, secondo quanto ha rilevato il consigliere delegato alla sicurezza partecipata Enrico Gavagnin, anche in ambito di controllo di vicinato. “E’ stato creato un piano dell’offerta formativa per i 3500 iscritti e abbiamo collaborato anche con l’associazione nazionale, arrivando a proporre la prima Carta di Venezia -ha anticipato- un documento programmatico per porre il tema del controllo di vicinato di fronte alle istituzione europee, con le quali a settembre parteciperemo a un convegno internazionale portando il nostro modello”.
Le isole di nuovo in primo piano
A parlare delle isole, il prosindaco del Lido Paolo Romor e il consigliere delegato Scarpa Marta. Del Lido, dove dopo anni è stato coperto il “buco” di Palazzo del Cinema, dei lavori straordinari all’interno dell’ex Casinò, per i quali sono stati stanziati 13 milioni di euro e della nuova rete di autobus esclusivamente elettrici che garantirà la mobilità nell’isola, green dal 2020.
Ma importanti lavori sono in corso anche a Pellestrina, dove l’acqua granda del 12 novembre ha portato i danni maggiori ” ma dove – ha detto il consigliere Alessandro Scarpa Marta – gli operai stanno montando in questi giorni le idrovore in corrispondenza delle stazioni di sollevamento, mentre è in dirittura d’arrivo il progetto di ristrutturazione del muretto lato laguna danneggiato dalla marea”. E’ sufficiente? No “Servono anche delle opere sul lato mare – ha rilevato – e per questo occore la collaborazione del Provveditorato interregionale per le Opere pubbliche. Abbiamo bisogno dello Stato”.
Venezia tra tradizione e digitalizzazione
Venezia è una delle città maggiormente legate alla propria tradizione e, paradossalmente, una delle più digitalizzate. 100 mila unità immobiliari sono collegate alla fibra, che copre l’intera città storica e quasi tutto il territorio anche in terraferma. “Il 2019 per l’Amministrazione si è aperto con l’assegnazione del premio Smau per l’Innovazione per il progetto DiMe, il portale che digitalizza gli sportelli garantendo agli utenti un approccio smart e veloce con la Pubblica amministrazione – ha ricordato il consigliere delegato all’Innovazione e alla Smart City, Luca Battistella – Dal primo gennaio al 31 ottobre 2019 le visite al portale sono cresciute del 50,37% rispetto allo stesso periodo del 2018. In termini assoluti sono stati 119mila i cittadini che si sono rivolti a DiMe, divenuto davvero il punto di contatto principale con la cittadinanza”.
Una città che guarda quindi avanti ma che resta ancorata a una “tradizione che non è nostalgia ma continuità di un sistema di vita -ha sottolineato il rappresentante della Giunta per la Tutela delle tradizioni Giovanni Giusto – Ecco quindi l’importanza di tramandarlo alle nuove generazioni, che quest’anno hanno fatto vincere alla città il Palio delle Repubbliche Marinare e che tra i 18 leader della voga della Regata Storica ha annoverato 4 diciottenni e, nel femminile, una sedicenne”.