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Concorsi pubblici: nuove regole in arrivo

Concorsi pubblici: nuove regole in arrivo

Concorsi digitalizzati, selezioni più rapide, anche prove “asincrone” invece per le candidate in gravidanza o in fase di allattamento

Cambiano le regole per i concorsi pubblici. Il decreto Pa approvato ieri alla Camera ridisegna le regole per chi ambisce a diventare un dipendente pubblico. Tra le principali novità introdotte vi è lo svolgimento della sola prova scritta nei bandi per le figure professionali non apicali. Almeno fino al 31 dicembre 2026, data di scadenza dei progetti legati al PNRR. Ma vi sono anche altri significativi cambiamenti.

Digitalizzazione e clausola per riequilibrare i generi negli uffici

L’emendamento del Governo al Decreto Pubblica Amministrazione porta, tra le altre cose, una forte accelerazione sui concorsi pubblici che da adesso in poi diventano interamente digitalizzati, anche per quanto riguarda gli enti locali e devono essere completati al massimo in sei mesi. Periodo che sarà calcolato a partire dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande di partecipazione. Tutta la procedura, dalla pubblicazione dal bando alle candidature e ai risultati, si svolgeranno sul portale InPa.go.it, al quale gli aspiranti al posto pubblico dovranno registrarsi. La riforma prevede che gli elaborati siano redatti in modalità digitale attraverso la strumentazione fornita per lo svolgimento delle prove che deve essere abilitata alla connessione internet. La commissione dovrà assicurare che il file salvato dal candidato non sia modificabile.

Per riequilibrare i generi negli uffici ciascun bando dovrà indicare la percentuale di rappresentatività nell’amministrazione che lo bandisce. Nel caso in cui la differenza tra le quote di uomini e donne fosse superiore al 30%, appartenere al sesso svantaggiato costituirà un titolo preferenziale. Prove “asincrone” invece per le candidate in gravidanza o in fase di allattamento.

Parola d’ordine “rapidità”, stop alla prova orale

Le selezioni pubbliche saranno dunque più rapide svolgendosi esclusivamente online tramite il portale dedicato. Per ottenere un ulteriore snellimento delle procedure fino a fine del 2026 non vi sarà più la prova orale per le posizioni non apicali. E’ poi prevista l’introduzione di un numero specifico di posti riservati, circa il 15%, a chi ha svolto il servizio civile concludendolo senza demerito. Cambiano anche i requisiti per l’idoneità. Con le nuove indicazioni i candidati che rientreranno nel 20% dei posti successivi all’ultimo di quelli banditi, potranno essere identificati come idonei.

Concorsi territoriali

Le nuove regole stabiliscono che i concorsi abbiano divisione su base territoriale. Questo per far in modo che i candidati nei bandi nazionali non possano presentare la domanda di partecipazione per più di un profilo oggetto del bando e per più di un ambito territoriale.
Nel momento in cui si presenta la domanda di partecipazione, infatti, si dovrà indicare la città o la regione per le quali intendono candidarsi e non sarà possibile farlo altrove. Nel caso in cui non si riuscisse a coprire il numero di posti messi a disposizione, vi sarà lo scorrimento delle graduatorie.

Silvia Bolognini

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Tag:  concorsi