C’è la tendenza a fare meno figli in tempi di Covid.
L’incertezza di molte coppie sul proprio futuro non favorisce le nascite e di certo si notano sempre meno fiocchi appesi sui balconi delle case.
“I 420 mila nati registrati in Italia nel 2019, che già rappresentano un minimo mai raggiunto in oltre 150 anni di Unità Nazionale – anticipa il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo – potrebbero scendere, secondo uno scenario Istat aggiornato sulla base delle tendenze più recenti, a circa 408 mila nel bilancio finale del corrente anno, per poi ridursi ulteriormente a 393 mila nel 2021″.
Il messaggio di speranza, che si oppone all’attuale crisi demografica, è quello lanciato dai comuni di Venezia, Marcon e Quarto d‘Altino a sostegno delle nuove nascite.
L’assegno prenatale 2020
I tre comuni veneti dal 1 dicembre offrono, per chi ne fa domanda e possiede i giusti requisiti, un assegno di € 1000 per ogni nato tra il 19/08/2020 e il 19/08/2021.
L’importo viene raddoppiato in presenza di uno o più minori, fino a 6 anni, che si trovino in una condizione di disabilità grave.
Si tratta di un aiuto economico, in via sperimentale, mirato al supporto delle famiglie durante i primi mesi di vita del bambino. Per fronteggiare nuove spese, i neo-genitori riceveranno un sostegno concreto.
Si spera dunque di combattere il calo demografico con più cicogne e fiocchi rosa e blu.
Nuove nascite per risollevare la comunità
Per pensare a nuove nascite, è necessario credere in un futuro più roseo e avere conferme.
La speranza, quindi, diventa ora più che mai un diritto utile tra l’altro per la tenuta del tessuto sociale in quanto un aiuto alle famiglie che nascono diventa un aiuto all’intera comunità.
Scadenza e requisiti
Le domande andranno presentate online, accedendo tramite SPID, alla pagina Dime del Comune di Venezia. E’ quindi obbligatorio essere prima in possesso dello SPID (per chi non ne fosse in possesso è sufficiente scrivere una mail a prenotaspid.venezia@venis.it e seguire le istruzioni).
Per richiedere l’assegno prenatale, le neo-famiglie devono avere un ISEE inferiore a € 40 000, aggiornato alla nascita del bambino. Tra gli altri requisiti, l’assenza di carichi pendenti, la residenza nel territorio della Regione Veneto e il possesso di idoneo titolo di soggiorno per cittadini non comunitari.
L’iniziativa rientra nella Legge Regionale ‘Interventi a sostegno della famiglia e della natalità’ e si manterrà attiva fino ad esaurimento delle risorse.