Treviso ospita la prima edizione di Acquitaly: un festival dedicato all’elemento che unisce il territorio. Una kermesse in grado di affrontare, grazie all’acqua, tematiche relative ad ambiente, storia, cultura e tradizioni
L’acqua ha sempre giocato un ruolo fondamentale nella storia dei territori compresi nell’area metropolitana Venezia-Padova-Treviso, tanto da poter essere considerato elemento unificatore delle tre province: quella lagunare è una città interamente costruita sull’acqua e il suo strettissimo legame con tale elemento l’ha resa prima, all’epoca della Serenessima, una delle potenze marittime più influenti del Medioevo e poi una delle mete preferite del turismo mondiale; Padova, situata tra il Brenta e il Bacchiglione, con la sua rete fluviale, i suoi ponti e i suoi argini è sempre stata una grande città d’acque, punto di collegamento commerciale tra Venezia e i territori del padovano e del vicentino; lo stesso, infine, si può dire di Treviso, altra città d’acque per antonomasia tanto da meritarsi una citazione a tal proposito nella Divina Commedia di Dante Alighieri (Paradiso IX, v.49: “e dove Sile e Cagnan s’accompagna”).
Perché allora non fare della città metropolitana e nello specifico proprio di Treviso la sede di Acquitaly, il primo Festival dell’Acqua? L’idea di organizzare nel capoluogo della Marca, dal 31 agosto al 2 settembre, una rassegna interamente dedicata all’acqua è dell’Associazione Tre.A di Treviso, presieduta da Franco Crivellari: «La nostra associazione è nata allo scopo di valorizzare l’acqua in tutti i suoi ambiti – spiega Crivellari – e di integrare un evento di portata nazionale e internazionale alla città di Treviso, ponendo una particolare attenzione al rispetto della città e dell’ambiente. Il nome stesso dell’associazione è significativo: “Tre”, come Treviso, e tre “A” come Associazione, Acqua e Ambiente. Per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti abbiamo dato incarico ad un’agenzia di comunicazione e marketing, SìComunica, che si occuperà dell’organizzazione logistica e commerciale e della comunicazione».
Il titolo dell’iniziativa rende evidente il legame con il “Salone Internazionale del vino e dei distillati” di Verona: se infatti Vinitaly, la più importante rassegna del settore vitivinicolo a livello internazionale, mette in evidenza la qualità del vino, Acquitaly si pone l’obiettivo di celebrare, valorizzare e promuovere l’acqua e il ruolo che svolge in ogni ambito della vita quotidiana. «Vinitaly è un evento nel quale si mette in evidenza la qualità del vino a livello mondiale – spiega Andrea De Lazzari, amministratore unico di SìComunica – ma anche l’acqua necessita di una ricerca della qualità ed è proprio questo uno degli obiettivi che ci siamo prefissati».
Il progetto è triennale e l’obiettivo è quello di sensibilizzare i cittadini sulle tematiche inerenti l’acqua, analizzando le relazioni che intercorrono tra Acqua e Ambiente, Arte, Cultura, Storia, Tradizione, Salute, Benessere, Sport, Divertimento, Alimentazione e Gusto. Già a partire da questa prima edizione del Festival, quindi, le principali piazze del capoluogo della Marca saranno animate da un ricco calendario di eventi di intrattenimento e culturali, occasioni di degustazione, convegni ed esposizioni. Mostre fotografiche e pittoriche, che abbiano come soggetto l’acqua, Treviso e il Sile, saranno allestite in Piazza del Quartiere Latino, al Palazzo dei Trecento e al Museo di Santa Caterina con la collaborazione di Università, Fondazioni e Musei. Le proprietà benefiche dell’acqua, specie di quella termale, e la sua valenza in termini di salute e benessere potranno essere spiegate in collaborazione con le Terme del territorio veneto e con quelle slovene. Un capitolo a parte del Festival è dedicato alla celebrazione del Sile, sia nella sua valenza storica di importante via commerciale verso la Serenissima e teatro di numerose rievocazioni storiche sia come protagonista di attività ludiche e sport acquatici. Sarà quindi possibile praticare nuoto, acquafitness, canottaggio, ci saranno spazi dedicati alle immersioni e ad attività di riabilitazione in acqua. I più piccoli, invece, potranno divertirsi con giochi d’acqua e battaglie di “gavettoni”, ma anche laboratori e attività didattico-scientifiche. Insomma un Sile che non sarà soltanto un corso d’acqua da celebrare per la sua importanza storica, ma un fiume da vivere. Un patrimonio importante che però va difeso ed è per questo che un posto di rilievo spetta proprio alla tutela dell’ambiente (integrità delle falde, trattamento delle acque di scarico, impianti di depurazione, energie rinnovabili), tema che farà da sfondo all’intera iniziativa, e all’importanza dell’acqua come fonte di energia rinnovabile.
L’acqua, bevanda per eccellenza, trova sempre più riscontro anche nell’enogastronomia e per questo il Festival dedicherà ampio spazio al rapporto tra Acqua e Gusto. «I ristoranti d’elite vengono classificati in base alla lista dei vini, quelli di altissima qualità ti presentano anche la carta delle acque – sottolinea De Lazzari – Non tutte le acque sono uguali e nell’enogastronomia la qualità dell’acqua è sempre più importante. Senza dimenticare l’acqua dei nostri acquedotti, che è buonissima e di altissima qualità». Ad Acquitaly non mancheranno le occasioni di degustazione delle varie tipologie di acque minerali e presidi “slow food” dove poter assaggiare i prodotti di allevamento locali, come la trota salmonata e lo storione del Sile. L’obiettivo è anche quello di promuovere un consumo più responsabile dell’acqua, nell’ottica del rispetto dell’ambiente e della lotta agli sprechi.
Già definiti, intanto, gli appuntamenti chiave della prima edizione: venerdì 31 agosto, dopo l’inaugurazione ufficiale in Piazza dei Signori, uno spettacolo di cabaret, rigorosamente su tematiche riguardanti l’acqua; sabato 1 settembre lo show danzante con l’esibizione di un gruppo di contorsionisti in acqua e domenica 2 settembre il gran finale con un inedito spettacolo di fuochi d’artificio fatti di acqua. Acquitaly, però, non si esaurirà nell’arco di pochi giorni: «Il nostro intento – conclude De Lazzari – è quello di mantenere alta l’attenzione sui temi inerenti l’acqua prolungando il calendario di Acquitaly durante tutto l’anno, ad esempio con convegni e incontri con i cittadini anche nei mesi invernali». Per tre giorni, quindi, Treviso diventerà vera e propria capitale dell’acqua, elemento che ha reso possibile il miracolo della vita sulla Terra.
DI LUCA CANDIDO
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COMUNE DENOMINATORE: L’ACQUA
12 Luglio 2012