Venezia Comics, da fiera a Festival: continua la crescita e si conferma la tradizione dei grandi fumettisti veneziani
C’è una vera passione per il mondo dei fumetti, dietro il successo dell’associazione VeneziaComix e di Venezia Comics, il festival del fumetto di Venezia. È quella che anima Fabrizio Capigatti, la “mente” del progetto: basta parlare per cinque minuti con lui per capirlo. E la sua passione, a poco a poco (e fortunatamente per Venezia), è diventata quasi un secondo mestiere, sempre con la voglia di non fermarsi a quanto ottenuto ma di continuare a stupire e – perché no – a stupirsi.
Dai fumetti disegnati, ai fumetti organizzati. Com’è nata l’avventura Mestre Comics – Venezia Comics? «Ti sembra normale che Venezia non abbia una fiera importante? Siamo la città più bella del mondo, una città d’arte, una città che ha dato i natali a grandi fumettisti e proprio noi non abbiamo un appuntamento serio del settore? Ecco, questo è quello che ci siamo detti. Venezia merita di più ma devono essere per primi i veneziani a fare qualcosa per lei. Noi abbiamo deciso, allora, per quello che è il nostro settore, di provarci. La crescita è costante e vogliamo portare la fiera a livello internazionale».
Ma come si fa a passare in soli otto anni da una piccola stanza con tre espositori sul retro del Candiani al Pala Expo Venice, con 20.000 presenze stimate? «La ricetta è una e una sola: la qualità. Abbiamo sempre lavorato bene, cercando di ascoltare i consigli e le critiche costruttive, cercando di lavorare con persone competenti, giovani e con voglia di fare. E la professionalità: quella è alla base»
Torniamo adesso all’inizio. Dunque: c’era una volta un giovane appassionato di fumetti che un giorno decise di passare al “Lato Oscuro della Forza” e fondare una associazione… «Le cose più belle nascono così, quando c’è del fuoco che brucia dentro e il caso ci mette lo zampino. Incrociarsi con un fumettista, mio coetaneo ma già affermato, come Emanuele Tenderini ha fatto nascere la scintilla. Era il caso di dare una pulita dalle ragnatele in questa città e non sto parlando di Peter Parker…».
Anzi, partiamo da ancora prima. C’era una volta un giovane eccetera eccetera che un giorno assieme a altri giovani come lui decise di scrivere e disegnare un gioco di ruolo e poi un fumetto. E nacque Venetia Obscura. «Vedi? È sempre la “passione” a farla da protagonista. L’amore per Venezia. L’amore per le storie. L’amore per il disegno (all’epoca ancora mi dilettavo a disegnare). È stata un’esperienza bellissima creare questo gioco di ruolo assieme ad altri giovani come me (Matteo Gambaro, Massimo Vallery, Alberto Zandinella e Alvise Longega, N.d.A.), girare per le convention di giochi, affrontare Lucca Comics con un proprio stand».
Che poi, magari non lo sai, il gioco di ruolo fatto da voi adesso viene venduto su ebay a prezzo da rarità. «Le mie copie me le tengo ancora strette almeno per qualche anno, poi vendo su e-bay anch’io!»
VeneziaComix: prima l’associazione, poi il leone super-eroe. Come nasce l’idea di Capitan Venezia? «Al tavolino di un bar a Santa Margherita, davanti al terzo spritz. In realtà non è così, diciamo che come immagine però dà più l’idea e sarebbe più tipicamente veneziana, ma la realtà è che il mio amico, socio e collega Tenderini è astemio e quindi eravamo davanti solamente ad una tazzina di caffè. Abbiamo pensato che poteva essere una bella idea, creare una mascotte per questa città e che, tramite questa mascotte, potevamo raccontare alcune storie e vicende cittadine stampandole su delle tovagliette per le pizzerie. Così la gente si sarebbe trovata ad aspettare la propria pizza leggendo le storie di Capitan Venezia».
Piero Zanotto, il massimo conoscitore del fumetto veneziano, dice di voi che siete “L’unica realtà giovane del fumetto veneto sulla quale si potrà contare, data la loro completezza, anche in futuro”. «Mi sono brillati gli occhi quando Piero Zanotto ha detto quelle parole perché c’è il riconoscimento di un duro lavoro che passa attraverso il sacrificio. Oltre alla passione servono tante altre cose: pazienza, costanza, sacrificio, voglia di migliorarsi e professionalità. Credo che Piero abbia riscontrato questo in noi. Molti fumetti come Capitan Venezia, ossia un’autoproduzione, dopo un paio di numeri muoiono per svariati motivi. Non si ha più tempo, non si rientra delle spese, si litiga… noi invece abbiamo avuto una crescita costante. E siamo arrivati ad avere sette numeri, più un ottavo numero che si è spinto fino a Roma. Nascerà Capitan Palermo, in cantiere sto scrivendo Capitan Milano e la storia di Banca Etruria mi sta facendo pensare ad un Capitano toscano…».
In effetti, se vediamo chi è già transitato per le mani dell’associazione, non si può che esserne fieri. Due nomi su tutti: Emanuele Tenderini e Laura Braga. «Tenderini è con me il socio fondatore. Ma per le nostre attività sono passati in tanti. Laura Braga ad esempio, è stata ospite alla fiera di due edizioni fa prima di arrivare a disegnare per la Marvel in America. Ma abbiamo avuto anche come insegnati dei nostri corsi nomi come Marco Checchetto, Roberto Vian, Nora Moretti e Massimiliano Bergamo».
Aggiungiamo un nome da esportazione per il futuro? «Te ne potrei dare ben tre, ma visto che non è ancora ufficiale posso solo dire che tre autori di Capitan Venezia sono approdati ad una delle più importanti case editrici del settore, a dimostrazione della qualità del nostro Capitano».
E ora? Il futuro cosa riserva a VeneziaComix? «Per la fiera, l’apertura anche agli editori stranieri magari con i loro editor per incontri di book review. Francia e USA ma non solo: l’occhio di riguardo lo volgiamo verso l’Asia. Venezia è sempre stata la Porta verso l’Oriente e le tradizioni… sono dure a morire! Continueremo poi l’avventura con Capitan Venezia e i nostri corsi di fumetto dove in questi ultimi anni stiamo ricevendo molte soddisfazioni dal nostro corso Manga School. Un esempio? Cinque anni fa c’era una talentuosa ragazza che ha frequentato il nostro corso e che è arrivata alle prime pubblicazioni e quest’anno ad essere presente a Lucca Comics. E dopo questa “gavetta” adesso anche lei insegna nei nostri corsi».
FABRIZIO CAPIGATTI Nato nel 1976 al Lido di Venezia, dove è tornato da poco a vivere e lavorare come grafico e sceneggiatore. Ha creato i Giochi di ruolo “Venetia Obscura” (1999), “Venetia Obscura Espansione Laguna” (2001) e “Charme” (2005). Dopo un apprendistato come disegnatore, passa alla sceneggiatura e nel 2006 crea il personaggio a fumetti di Capitan Venezia, attualmente ancora in commercio con la fine della seconda miniserie. Tra le altre sue produzioni edite, scrive “Il Folle Volo” (Edizioni del Vento, 2008), “Vola mio angelo, vola” (Bottero Editore, 2012), “Angie & Devie – episodio 3” (Manicomix, 2012). Nel 2014 è arrivato alla selezione finale del “Cartoon on the bay” con il progetto “Kocis”. Tra il 2014 e il 2015 ha scritto due puntate di un web-serie per i Manetti Bros ancora inedita. È presidente dell’associazione “VeneziaComix” che l’anno prossimo festeggerà il decennale e per la quale organizza corsi di fumetto nella sede di Marghera e da otto edizioni il festival Mestre Comics prima e Venezia Comics ora.
VENEZIA COMICS FESTIVAL DEL FUMETTO E DELLA CULTURA POP DI VENEZIA È la naturale evoluzione degli eventi creati da Venezia Comix negli anni passati: prima il “Venice Comic Art Fest”, che portò Milo Manara in laguna con la mostra alla Querini (150 visitatori di media giornalieri, record per gli spazi veneziani), poi “Mestre Comics” per sette edizioni dal successo crescente, prima al Palaplip di via san Donà, poi allo spazio espositivo area Vega. Quest’anno, per raggiungere il più alto numero di appassionati, la fiera è diventata Festival, cambiando data e spazio espositivo, con il trasloco al Pala Expo Venice, il nuovissimo padiglione fieristico veneziano di via Galileo Ferraris 5 (10.000 metri quadri di superfice espositiva coperta e 1.000 posti auto di cui 400 coperti). Con il patrocinio del Comune di Venezia, sponsorizzazione di Ascom – Confcommercio Venezia e Ramen.it, sponsor tecnici Pixartprinting e Crunchyroll, ricchissimo il parterre degli ospiti, ben 14 tra i massimi fumettisti internazionali, come Mirka Andolfo, Lola Airaghi, Laura Braga, Marco Checchetto, Claudio Chiaverotti, Sio, Emanuele Tenderini, con proiezioni di cartoni giapponesi inediti in Italia, e il concerto di La Mente di Tetsuya, oltre a aree di giochi da tavolo e di videogiochi, youtuber e cosplay. Il Festival 2016 ha registrato oltre 80 espositori e più di 8.000 presenze.