Da luoghi di transizione a luoghi da vivere. La stazione di Mestre nuovo hub di riconnessione urbana
Il fascino delle stazioni non ha tempo.
Ma proprio questi luoghi di transizione dove ogni giorno si intersecano i destini di milioni di viaggiatori, sono oggetto oggi di operazioni di restyling rivoluzionarie che trasformano la loro natura da puri snodi cruciali del trasporto in veri e propri hub di riconnessione e di riqualificazione urbana, oltre che in ambienti da vivere al di là di arrivi e partenze.
Una delle prime stazioni interessate da questo mutamento è la stazione di Mestre, nel comune di Venezia, che con i suoi 31 milioni di viaggiatori rappresenta la settima stazione più frequentata d’Italia.
Il bando di gara per l’avvio dei lavori sarà pubblicato a giorni.
Come preannunciato, la prima “pietra” della nuova stazione 4.0 di Mestre vedrà la posa tra 2024 e 2025. L’inaugurazione, invece, è prevista per il 2029.
La nuova stazione di Mestre
Il progetto definitivo è stato presentato oggi, 14 febbraio, da Rete Ferroviaria Italiana, capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, che ha previsto per l’intervento un investimento complessivo di 100 milioni di euro.
“I lavori per la riqualificazione dell’intera area – ha spiegato Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato e direttore generale RFI- riguardano la realizzazione della nuova opera di attraversamento del fascio binari e il potenziamento trasportistico e intermodale a servizio dei viaggiatori. Gli interventi garantiranno una migliore accessibilità alla stazione, attraverso un design inclusivo e privo di barriere architettoniche”.
Il collegamento di Mestre e Marghera
L’attraversamento del fascio binari unirà Mestre a Marghera, oggi separate proprio dalla ferrovia, con un’opera di scavalco: sostanzialmente una piastra larga 31 metri e lunga 100 posta a 9 metri di altezza sopra ai binari.
Il collegamento urbano vero e proprio, largo 14 metri, occuperà la fascia più a ovest e sarà coperto da una grande tettoia trasparente a protezione dagli agenti atmosferici.
A rimarcarne il carattere urbano, saranno inoltre ricavate delle aiuole sistemate a verde.
Il lato orientale della piastra sarà invece quello dedicato specificamente ai viaggiatori, che vi troveranno ascensori e scale fisse e mobili.
Il miglioramento di accessibilità e intermodalità, invece, saranno garantiti rispettivamente da nuove strutture che andranno a sostituire l’attuale fabbricato e nelle quali saranno collocati i servizi (biglietterie, sale d’attesa, attività ricreative e commerciali),da una nuova uscita in superficie lato Marghera, in acciaio e vetro dotata di scala e ascensore e da una “riorganizzazione più funzionale dei servizi di sosta e un incremento del sistema di TPL”.
La nuova stazione di Mestre sarà una stazione di grandi vetrate, che riceverà la luce naturale del sole e con sensori di luminosità in grado di modulare l’apporto di luce artificiale.
Anche le aree esterne alla stazione saranno rinnovate, con stalli per i taxi, per la sosta breve e per le persone con mobilità ridotta, piste ciclabili.
Sarà anche realizzato un nuovo terminal per i bus.
Il sindaco Brugnaro: “Un sogno che si avvera”
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, che proprio con una tesi sulla stazione di Mestre si è laureato allo Iuav.
“Questo, per me, oggi, è un sogno che si realizza -ha detto- a servizio di tutta la città”. Aggiungendo poi, ricordando gli anni da studente, mentre già guardava al futuro di questa infrastruttura: “Un progetto che voglio dedicare a mia mamma. Ringrazio tutti coloro che con noi hanno lavorato per questo progetto”