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Codogno: per la prima volta covid free

Codogno: per la prima volta covid free

Codogno è Covid free.
La cittadina in provincia di Lodi dove per la prima volta in Italia è stato scoperto un caso di Covid, si libera completamente del virus. Ad annunciarlo è stato direttamente il sindaco Francesco Passerini.
“Per la prima volta da quel terribile 20 febbraio Codogno registra una percentuale pari a zero di contagiati positivi al Covid su cittadini residenti”, dice l’amministratore pubblico, il primo in Europa a trovarsi catapultato nell’emergenza Covid che ha devastato la sua comunità di appena 15mila abitanti.

Codogno Covid free
Francesco Passerini, sindaco di Codogno

Codogno, giorno zero

Era già capitato che non si registrassero nuovi positivi nel bollettino quotidiano. Ma da 16 mesi non si riusciva ad arrivare a quei zero casi sul territorio, un segnale importante in vista della vera ripartenza.
Neppure l’estate scorsa, quando la pandemia ha rallentato, Codogno si era liberata dai contagi.
“Un traguardo importante e un ulteriore passo avanti verso il ritorno alla normalità per la nostra comunità – continua Passerini -. La campagna vaccinale prosegue spedita. Siamo ormai arrivati ad una percentuale del 63,15 per cento. Un ottimo risultato che sta dando i suoi frutti. Avanti così!”.
Nessun positivo in isolamento domiciliare, nessun ricoverato. A Codogno è stata proprio la vaccinazione, secondo il sindaco, a permettere di dare la spallata finale alla pandemia, almeno nel Basso Lodigiano. “Nei momenti peggiori siamo arrivati ad avere oltre 500 contagi – ricorda il sindaco Passerini -. Invece negli ultimi mesi abbiamo visto questo numero scendere. Ora siamo a un passo dall’immunità di gregge. Adesso – ha concluso – guardiamo avanti e ci riprendiamo la nostra vita, ma in sicurezza”.

La spallata alla pandemia

Due settimane fa è stato raggiunto un altro risultato importante, questa volta all’ospedale di Codogno.
Il 4 giugno è stato dimesso l’ultimo paziente ricoverato per il virus.
Così il nosocomio lodigiano, presidio che è stato una delle trincee contro il coronavirus Sars-CoV-2 nella prima zona rossa d’Italia, dove è stato effettuato il tampone al paziente 1 Mattia Maestri, è tornato Covid free.
Un giorno da ricordare soprattutto per chi ha lavorato giorno e notte in quei reparti.

codogno covid free
La lettera del pneumologo Tursi

Enorme l’emozione di Francesco Tursi, pneumologo di Codogno, che ha scritto una lunga lettera per ringraziare tutti, dopo mesi che lo hanno visto anche fra i primi malati di Covid.
“Sono stati – scrive nella lettera Francesco Tursi – i mesi più intensi della mia vita e voi li avete resi memorabili nel mio cuore e nella mia mente“. Il camice bianco cita uno per uno i suoi compagni di viaggio. Prima di tutto gli infermieri “che si sono spesi senza risparmiarsi, mettendo a rischio anche la propria vita per il bene dei nostri concittadini. Nelle notti, quelle che apparivano insormontabili per alcuni pazienti, voi siete stati una sorta di faro, una luce accanto, potente e dolce. Siete stati per i giovani medici quel personale esperto che li ha rassicurati“.

Codogno Covid free
Francecso Tursi, pneumologo di Codogno

Nella lunga lista di grazie che Tursi ha voluto mettere nero su bianco spicca la dedica ai suoi pazienti: “Avete condiviso con noi questo periodo così delicato della vostra vita – scrive il camice bianco – spero che tutti noi siamo stati in grado di essere all’altezza delle vostre aspettative. Posso solo dirvi che noi dell’Area Covid di Codogno ce l’abbiamo messa tutta. Grazie per le numerose testimonianze di affetto nei nostri confronti che ci hanno commosso e gratificato”.
Per Tursi “nulla è stato pari al volto anche solo di un paziente che avevamo aiutato a guarire, vedere nei suoi occhi battere la vita. Risalire alla vita, come lentamente tutti stiamo facendo ai margini di un momento che verrà ricordato nei libri di storia”.

Carlo d’Elia

 

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