E’ stato inaugurato al palazzetto dello sport di Codogno, la città in provincia di Lodi diventata il simbolo della pandemia in Italia, il primo hub del Basso Lodigiano, nato con l’obiettivo di dare un forte impulso alla campagna vaccinale anti-Covid.
La struttura è in grado di effettuare sulle sue nove linee, dalle 600 alle 900 dosi somministrate al giorno.
A gestire l’attività sono la Protezione civile e la Polizia locale, che stanno garantendo la logistica e la sicurezza.
24 marzo: una data che a Codogno non si dimentica
Il taglio del nastro è arrivato in un giorno speciale per la comunità di Codogno : proprio il 24 marzo del 2020, un anno fa esatto, le sue chiese furono trasformate in obitori perché gli impianti di cremazione non riuscivano a far fronte al numero dei decessi.
“Furono i giorni più drammatici – ha ricordato il sindaco di Codogno, Francesco Passerini – Solo nel mese di marzo registrammo 157 decessi. Oggi, esattamente un anno dopo, siamo qui ad inaugurare l’hub per la campagna vaccinale. Speriamo che tutto vada nel migliore dei modi. L’unica strada per superare la pandemia – ha concluso -è la vaccinazione di massa”.
Le rassicurazioni di Bertolaso
Per l’inaugurazione del nuovo punto vaccinale di Codogno è giunto in città anche il consulente di Regione Lombardia Guido Bertolaso, che ha rassicurato i presenti sulle nuove procedure e sulla nuova gestione del sistema di prenotazione dei vaccini dopo che la giunta Fontana ha dato una sterzata al piano vaccinale congedando Aria, la società che se ne occupava e affidando alla piattaforma elaborata da Poste Italiane il nuovo sistema.
“Il caos è oggi estremamente limitato e contenuto in alcune zone della Regione -ha detto Bertolaso – In Lombardia si vaccinano circa 32mila-33mila persone al giorno, soprattutto gli over 80, i più fragili e gli insegnanti, secondo le linee che il governo ha indicato a tutte le Regioni. Siamo arrivati a vaccinare oltre il 50% degli over 80 e per il 12 aprile contiamo di averli vaccinati tutti almeno con la prima dose. Siamo tranquilli e sereni e andiamo avanti – ha concluso -. Il nostro piano vaccinale sta andando avanti come da programma. Sono sicuro che avremo le dosi di vaccino che sono già previste e che l’obiettivo di somministrare almeno una dose di vaccino a tutti i lombardi sarà raggiunto”.
Carlo D’Elia