I dispositivi per il controllo della velocità nei canali di Venezia nel testo diventato legge dopo il via libera del Senato
I canali stanno a Venezia come le strade a tutte le altre città di terraferma. Una proporzione che, fino a oggi, non era altrettanto valida per gli strumenti di controllo della velocità.
Perché, analoghi agli autovelox utilizzati per i mezzi che si muovono sull’asfalto, i cosiddetti “barcavelox” già esistono da tempo. Ma non potevano essere concretamente impiegati mancando l’omologazione legale del sistema.
La carenza, però, è stata adesso colmata con le norme del nuovo Codice della strada. Che, ottenuto il via libera anche dal Senato, è diventato ufficialmente legge, con una serie di novità introdotte nella stretta voluta ai fini della sicurezza.
Arrivano i barcavelox
Come le altre norme previste dal testo, approvato da Palazzo Madama con 83 voti favorevoli, 47 contrari e 1 astenuto, i barcavelox diventeranno uno strumento a disposizione delle autorità preposte al controllo della circolazione acquea solo dopo il completamento dell’iter legislativo, che prevede ora la firma del presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Dopo questo ultimo passaggio, trascorsi 15 giorni, la legge entrerà in vigore, senza retroattività.
Il barcavelox sarà impiegabile in tutti i canali di Venezia, compresi quelli interni, per sanzionare gli eccessi di velocità dei motoscafi e dei barchini che circolano in Laguna, con una tolleranza di 2 km/h rispetto alla misurazione effettuata dallo strumento.
L’obiettivo, fortemente perseguito dal Comune di Venezia, che aveva ottenuto l’inserimento dell’emendamento sull’omologazione del sistema, è al tempo stesso di aumentare la sicurezza e ridurre il moto ondoso.
Come ha spiegato il sindaco, Luigi Brugnaro, commentando l’approvazione del provvedimento, diventato definitivo, l’Amministrazione veneziana avvierà da subito il dialogo con il Ministero dei Trasporti per la predisposizione dell’istanza per l’entrata in vigore e per l’omologazione del sistema. Il primo cittadino ha anche chiarito che l’introduzione del sistema partirà con una fase transitoria condivisa con categorie, associazioni, società remiere e operatori.
Autovelox e velocità: cosa cambia
Rimanendo agli autovelox, il nuovo Codice prevede che gli strumenti potranno accertare contemporaneamente non solo il superamento dei limiti di velocità, ma anche per esempio la mancata effettuazione della revisione del veicolo.
Inoltre, in caso di eccessi di velocità riscontrati più volte, nell’arco di un’ora, sullo stesso tratto stradale, si pagherà la sola sanzione più grave aumentata di un terzo.
Ancora, non si riceverà più a casa la foto che documenta l’infrazione, che potrà comunque essere richiesta all’autorità.
Proprio l’eccesso di velocità è uno dei temi su cui, inasprendo le sanzioni, il nuovo Codice interviene con una significativa stretta. Per un superamento tra 10 e 40 km/h, la sanzione andrà da 173 a 694 euro, ma se compiuta in un centro abitato e per almeno 2 volte in un anno, si sale a un importo tra 220 e 880 euro, con la sanzione aggiuntiva della sospensione della patente da 15 a 30 giorni.
“Tolleranza zero” per droghe e alcol
Si può poi parlare di vera e propria “tolleranza zero” per molti dei comportamenti maggiormente a rischio tenuti dagli automobilisti. Il nuovo Codice della strada introduce innanzitutto il cosiddetto “ergastolo della patente” per chi guida sotto l’effetto degli stupefacenti e commette reati molto gravi mentre è al volante.
Altra novità, sul fronte droga, è la revoca della patente (senza possibilità di riconseguirla prima di 3 anni) anche nel caso di semplice positività ai test sulla saliva, senza necessità di una evidente alterazione psico-fisica.
Aumentano anche le sanzioni, tanto dal punto di vista economico, quanto su quello della sospensione della patente, oltre alla previsione di una accessoria pena detentiva nei casi più gravi, per la guida in stato di ebbrezza, che in tutti i casi comportano anche la decurtazione di 10 punti dalla patente. I cosiddetti “ubriachi recidivi” dovranno anche installare sulla propria auto un “alcolock”, che impedisce l’avvio dei veicolo quando rileva che il guidatore ha bevuto.
L’uso del cellulare e le altre novità
Si inaspriscono poi le pene per chi usa il cellulare alla guida, con la previsione di controlli più severi. E, in una lunga serie di infrazioni (dal passaggio con il rosso al semaforo, alla circolazione contromano), il trasgressore si vedrà decurtare 20 punti e vedere applicare la sospensione breve della patente da 7 a 15 giorni. Se però si hanno meno di 20 punti e l’infrazione sia quella dell’uso di uno strumento elettronico come lo smartphone, si potrà applicare anche la doppia sospensione, breve e ordinaria.
Tra le altre novità, infine, la possibilità dell’aumento delle sanzioni di divieto di sosta nei parcheggi per disabili (da 330 a 990 euro) o nelle corsie o fermate dell’autobus (da 165 a 660 euro); le maggiori tutele per i ciclisti; l’introduzione di obblighi (dalla targa, all’assicurazione, alle frecce, al casco) per chi si sposta in monopattino; il foglio rosa e i limiti di cilindrata per i neopatentati; i motoveicoli (dal trasporto passeggeri alla circolazione in autostrada); le sanzioni per l’abbandono di animali.
Alberto Minazzi