Il progetto presentato da una cordata di comuni “volano per la promozione e la coesione di immagine del territorio”
Sono le “Terre Alte della Marca Trevigiana” a essersi aggiudicate il titolo di Città Veneta della Cultura 2023: una cordata di 30 comuni – con capofila Pieve di Soligo – che ha presentato un programma di circa 130 eventi diffusi sul territorio e imperniati sul tema paesaggio e musica.
Una proposta innovativa che ha colto nel segno, inducendo la Regione Veneto ad accogliere e a premiare la candidatura del territorio dell’IPA (Intesa Programmatica d’Area) “Terre Alte della Marca Trevigiana, aggiudicandogli il titolo che nelle due prime edizioni era andato a Cittadella e a Caorle.
Non è la prima volta che il territorio dell’Alta Marca Trevigiana avvia un percorso collettivo e comunitario di valorizzazione culturale-paesaggistica dell’area.
La candidatura Unesco delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene (l’area è iscritta dal 7 luglio 2019 nella lista dei siti riconosciuti patrimonio dell’umanità) è infatti proseguita poi con la candidatura a Capitale italiana della cultura 2022 che, con la proposta “Paesagire”, promossa da Pieve di Soligo, è rientrata tra le dieci città finaliste.
Il paesaggio della cultura e della musica
Il filo conduttore, il trait d’union di questo territorio, è il paesaggio, un esempio unico di paesaggio culturale del quale la forte interazione tra uomo e ambiente ha determinato le specificità definendone il senso identitario, come testimoniato dal riconoscimento Unesco. Un paesaggio che, in questo caso, viene valorizzato attraverso la musica, vettore in grado mettere in luce i luoghi, sia naturali che artistici o antropici.
Tre i grandi contenitori tematici: “Musica nei paesaggi naturali”, “Musica nei paesaggi costruiti” e “Musica nei paesaggi di comunità”.
Dai laghi alle vigne, dai belvedere alle fabbriche, dalle cantine alle chiesette rurali
“Il tema è promuovere la percezione dei luoghi attraverso la musica e lo stimolo dell’immaginazione attraverso l’ascolto, dunque musica come veicolo culturale e paesaggio come sistema culturale – spiega Stefano Soldan, Presidente dell’IPA e sindaco di Pieve di Soligo – Per tale motivo, gli eventi musicali in calendario individuano come “palco” spazi inconsueti sia naturali che artificiali identificativi del paesaggio locale, dai laghi alle vigne, dai belvedere alle fabbriche, dalle cantine alle chiesette rurali, luoghi a volte poco accessibili o poco utilizzati e che grazie agli spettacoli vengono di fatto “ri-conosciuti”, ovvero fruiti e quindi valorizzati, e con essi tutto il territorio dei 30 comuni coinvolti”.
Anche lo spazio temporale entro cui sono inseriti gli eventi risulta un ulteriore aspetto centrale del programma. La scelta di proporre un’offerta musicale anche in momenti particolari della giornata (alba e tramonto) della settimana (prediligendo il pre-weekend) e delle stagioni (non solo primavera ed estate ma anche autunno e inverno) consente infatti di incrementare i pernottamenti anche in giorni di minore affluenza e di allungare la permanenza media sul territorio.
Fino a dicembre 2023 si alterneranno nelle “Terre Alte della Marca Trevigiana” eventi dalla forte componente innovativa, grazie anche all’uso di nuove tecnologie e all’ibridazione e contaminazione tra generi, a eventi che valorizzano, in contenitori e modalità insolite e suggestive, artisti e autori che il territorio ha consegnato alla storia della musica.
Spazio centrale viene offerto ai giovani: la maggior parte degli spettacoli mira, infatti, a valorizzare giovani talenti e a coinvolgere le nuove generazioni, creando una tangibile sinergia tra antico e moderno, tra mondo giovanile ed espressioni musicali della tradizione.
“Alcuni eventi in programma – puntualizza Stefano Soldan – hanno infatti per protagonisti gli alunni delle importanti e diffuse scuole di musica del territorio”.
Alla scoperta delle Terre Alte della Marca Trevigiana
Gli spettacoli in calendario sono presenti e distribuiti in tutti i 30 comuni dell’IPA. “La partecipazione ad un concerto diventa quindi l’occasione per conoscere le “Terre Alte della Marca Trevigiana” anche nelle parti meno conosciute, meno accessibili e scarsamente inserite nei circuiti turistici”, conclude Soldan.
“Mi congratulo con i vincitori del bando per come hanno dimostrato di saper fare squadra nell’ambito di questa intesa programmatica, a dimostrazione che il progetto è sempre più un volano per la promozione e la coesione di immagine del territorio – sottolinea il Presidente del Veneto, Luca Zaia -. Il riconoscimento di Città Veneta della Cultura, infatti, è stato istituito con legge regionale al fine di sostenere e promuovere la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale materiale e immateriale, la crescita del turismo e degli investimenti nel territorio, la conservazione dell’identità, la creatività, l’innovazione, la crescita economica e sociale del territorio”.
I Comuni coinvolti nel progetto
Il programma prevede la partecipazione anche del Distretto del Cibo che, per l’occasione, ha creato un sistema di prodotti “ambassador” da collegare agli eventi culturali. Il palinsesto degli spettacoli è inoltre integrato con il Cammino delle Colline del Prosecco che unisce l’intero territorio delle colline, da Vidor a Vittorio Veneto. Fanno parte dell’IPA i comuni di Cappella Maggiore, Cison Di Valmarino, Codognè, Colle Umberto, Conegliano, Cordignano, Farra Di Soligo, Follina, Fregona, Godega Di Sant’Urbano, Mareno Di Piave, Miane, Moriago Della Battaglia, Orsago, Pieve Di Soligo, Refrontolo, Revine Lago, San Fior, San Pietro Di Feletto, San Vendemiano, Santa Lucia Di Piave, Sarmede, Segusino, Sernaglia Della Battaglia, Susegana, Tarzo, Valdobbiadene, Vazzola, Vidor, Vittorio Veneto. Tutti i Comuni dell’area, ad eccezione del Comune di Orsago, sono inseriti nell’area del sito Unesco delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
Claudia Meschini