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Christa svela i 28 tesori della Laguna

Christa svela i 28 tesori della Laguna

Non solo il centro storico di Venezia o le spiagge del litorale. La Laguna ha tanti altri gioielli da proporre come destinazioni turistiche sui mercati internazionali.
Anzi, di più: la Laguna “è” in se stessa una destinazione turistica. Un patrimonio da valorizzare, tanto più nella prospettiva del turismo sostenibile.
Che qui è non solo possibile, ma connaturato alla natura stessa del territorio.

Il progetto Christa

È proprio a questi obiettivi che guarda il progetto “Christa”, lanciato dall’Europa nel 2016. Il Veneto è uno dei dieci partner partecipanti. E ha deciso di dedicare i quattro anni di lavoro proprio alla Laguna e al suo turismo culturale e naturale. I 168.000 euro di budget disponibile (che la Regione ha annunciato di voler rifinanziare, qualora non vi fosse un nuovo bando europeo) sono stati così destinati alla valorizzazione delle destinazioni meno note e, soprattutto, per mettere a sistema l’intero territorio.

Sulla Laguna, infatti, gravitano cinque destinazioni turistiche (Venezia, Jesolo, Cavallino, Chioggia e la Riviera del Brenta) con le rispettive OGD (Organizzazioni di gestione della destinazione turistica). “La Laguna – ha sottolineato Adriana Miotto, la dirigente della Regione che si è occupata del progetto – può aiutare questi territori in più direzioni.
Per Venezia, significa diversificare i flussi rispetto al solo centro storico. Per le spiagge, allungare la stagionalità. Per gli altri territori, arricchire l’offerta”.

L’offerta turistica della Laguna

Uno degli obiettivi raggiunti grazie al progetto è la realizzazione di alcune brochure che presentano l’offerta del territorio lagunare.
La più ampia, intitolata “La Laguna di Venezia arte e natura da vivere”, racconta il paesaggio, propone dieci esperienze da non perdere (dalla navigazione in Laguna alla scoperta degli antichi mestieri, dal pescaturismo al birdwatching) e mezzi alternativi per scoprire la Laguna (dalla crociera fluviale alla bici, passando per vela, kayak e barche elettriche). E poi i piccoli tesori della Laguna (come San Servolo o il Lazzaretto Nuovo), le località di mare (Lido, Chioggia e Pellestrina) e quelle con antichi insediamenti (Torcello ed Altino).
Senza dimenticare i sapori della Laguna e le località ad essi collegate (Mazzorbo, Vignole, Sant’Erasmo) o gli habitat naturali incontaminati: dall’Oasi di Ca’ Roman a Lio Maggiore.
Fino al compendio finale: un calendario dei principali eventi, che dimostra come la Laguna sia viva tutto l’anno.

In bicicletta e a piedi

Gli altri due opuscoli presentano proposte all’insegna del turismo “slow”. Il primo presenta le ciclovie della Laguna, attraverso un itinerario regionale a più tappe che porta da Rovigo a Bibione, attraversando le isole di Pellestrina e Lido per collegare Chioggia al Cavallino. A questo si aggiungono sette escursioni, alla scoperta in bici degli angoli più curiosi della Laguna: da Torre Caligo alle foci dell’Adige.

La Laguna di Venezia, suggerisce la seconda brochure, si presta anche ad essere attraversata e scoperta a piedi.
L’opuscolo, in tal senso, propone quattro itinerari, per complessive dodici tappe. Si parte da Altino, fino a San Francesco del Deserto, per conoscere le isole della Laguna Nord.
La scoperta degli orti di Venezia unisce Sant’Erasmo alla Certosa. Il terzo itinerario, “Tra monasteri, vecchi manicomi e nuove rinascite”, va da San Zaccaria a San Lazzaro degli Armeni. Infine, tra mare e Laguna, l’ultima proposta unisce Chioggia a Pellestrina.

Chioggia

 

La partecipazione degli imprenditori

Il progetto, che nasce dal settore pubblico, ha trovato un’entusiastica risposta da parte degli imprenditori privati. Un altro obiettivo centrato è stato dunque quello di riuscire a far squadra.
Gli operatori del settore hanno così costituito un’associazione (OTS – Operatori del turismo sostenibile). “Bisogna avere – ha sottolineato la presidente, Roberta Manzi – assoluta unità di intenti, con una filosofia che ci rappresenti per promuovere il territorio dal punto di vista della sostenibilità. Che deve essere al tempo stesso ecosistemica, economica e sociale”.

OTS ha promosso, per domenica 6 ottobre, la seconda edizione di “Laguna in rete”, il festival degli operatori del turismo sostenibile. Una trentina di loro ha proposto eventi che aiutino le persone a scoprire l’offerta del territorio lagunare. “Dopo la prima edizione di giugno 2018 – aggiunge Manzi – abbiamo spostato il festival a ottobre, anche per favorire la destagionalizzazione. E vogliamo farne un appuntamento fisso di questo periodo dell’anno”.

Gli altri output del progetto Christa

Da Christa è uscita inoltre una mappa cartacea, sia in italiano che in inglese, che presenta 28 “tesori della Laguna”. Sarà distribuita negli info point, il cui numero, grazie al progetto, è aumentato all’interno della Laguna di 38 unità (6 nel Comune di Venezia, dove è pronta l’apertura anche del settimo), ampliando la rete, precedentemente incentrata in centro storico e terraferma. Sono stati inoltre realizzati 4 video: uno lungo e tre corti, estratti dal primo per promuovere la Laguna anche sui social.

“Questo è un progetto – ha commentato Paola Mar, assessore al Turismo del Comune di Venezia, che è stato coinvolto dalla Regione nella cabina di regia – molto concreto e molto operativo. Ed è perfettamente in linea con il nostro modo di declinare la città, ben rappresentato dall’iniziativa Enjoy Respect Venezia”. “Siamo riusciti a creare un vademecum, una best practice – ha aggiunto l’assessore regionale al Turismo, Federico Caner – che ritengo applicabile anche agli altri territori del Veneto e agli altri sette siti Unesco in particolare”.

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