“Per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare” suonavano le radio negli anni Sessanta. E chissà in quanti, tra i villeggianti che per l’estate appena trascorsa hanno scelto le spiagge del Veneziano, l’avranno canticchiata sotto l’ombrellone. Per sapere nel dettaglio come è andata la stagione balneare 2018 sul litorale della provincia di Venezia dovremo attendere i prossimi mesi, quando si conosceranno i numeri definitivi. Nel frattempo, però, gli addetti ai lavori ragionano su stime e dati campione, ritenuti comunque affidabili per fotografare lo scenario.
Considerando che il 2017 era stato un anno con risultati da record – da maggio ad agosto, oltre 21 milioni di presenze (Fonte: Ufficio di Statistica su dati Istat – Regione Veneto) – e tenendo conto dell’alta concorrenza di mercati stranieri tornati appetibili dopo aver superato la minaccia del terrorismo, la stagione balneare appena conclusa chiude con un bilancio ritenuto positivo dalla maggior parte degli operatori, nonostante la flessione complessiva registrata nel numero di presenze.
Le spiagge veneziane registrano un +0,2% di arrivi e un -1,8% di presenze sul 2017. Si supera la soglia dei 20 milioni di presenze e 3,2 milioni di arrivi.
Secondo le prime stime dell’Ufficio di Statistica della Regione Veneto, è stata «una stagione di tenuta». Nel periodo maggio-agosto 2018 il movimento turistico di alberghi e campeggi nel comprensorio balneare veneziano si attesta su un +0,2% negli arrivi e un -1,8% nelle presenze rispetto allo stesso quadrimestre del 2017. Se le prime proiezioni saranno confermate dai dati definitivi, ci troveremo comunque sopra la soglia dei 20 milioni di presenze. Quanto agli arrivi, dai campioni si può ipotizzare un risultato che supera i 3,2 milioni.
«Ancora una volta, possiamo dirci soddisfatti. Il leggero calo evidenziato nelle presenze – commenta l’assessore regionale al Turismo Federico Caner – va visto nell’ottica di quattro anni di crescita e di un 2017 da record e va letto alla luce della situazione internazionale, che ha innescato la ripartenza di destinazioni classiche come Turchia, Egitto, Tunisia, capaci di spostare i flussi turistici per via dei prezzi competitivi. I dati che abbiamo – aggiunge – non tengono poi in considerazione settembre, un mese spettacolare, di sole e spiagge piene, che potrebbe portare ad un assestamento al 2017. E questo significherebbe dire che anche il 2018 è stato un anno importante».
Numeri positivi sono stati registrati tra gli operatori delle vacanze all’aria aperta. «Siamo soddisfatti – dichiara il segretario di Faita Federcamping Veneto Giorgio Godeas – e stimiamo che saranno confermati i numeri dell’anno scorso, forse con qualche punto percentuale in più. Tenendo presente che lavoriamo soprattutto d’estate, da gennaio a dicembre 2017, da Caorle a Chioggia passando per Cavallino, le 70 strutture ricettive nostre associate sulla costa veneziana hanno toccato quota 1.322.358 arrivi e 10.656.498 presenze».
Per il presidente Federalberghi Veneto, Marco Michielli: «stando al campione di alberghi che aderiscono al sistema di rilevazioni H-Benchmark, quest’estate le spiagge del Veneto hanno perso fra il 3 e il 5% di presenze, che è una media tra i risultati raggiunti nelle spiagge della provincia di Venezia, da Bibione a Sottomarina. Sono però confortato – aggiunge – dal fatto che i fatturati sono leggermente in aumento».
Il presidente FIMAA-Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari della provincia di Venezia, Alessandro Simonetto, stima che «sulle coste veneziane quest’estate sull’extralberghiero (appartamenti e case vacanze) si è registrato un calo di presenze mediamente attorno al 10%».
Da Cavallino-Treporti il sindaco Roberta Nesto fa sapere che «la stagione estiva 2018 è stata positiva per le strutture ricettive del territorio, tra le quali si contraddistinguono i campeggi. Un’estate in linea con i dati del 2017, anno che ha toccato quota 6,3 milioni di presenze turistiche nel periodo aprile-ottobre, con un +4% rispetto al 2016».
Da Caorle, l’assessore al Turismo Alessandra Zusso si dice «molto contenta della stagione 2018. Abbiamo assistito – dichiara – a un lieve aumento degli arrivi e a un ritorno di turisti da Germania, Austria e Svizzera, grazie alla promozione fatta negli ultimi mesi. Il soggiorno sta cambiando: meno giorni di permanenza a fronte di una maggiore capacità di spesa».
Da Bibione il sindaco di San Michele al Tagliamento Pasqualino Codognotto precisa: «Siamo in attesa dei dati definitivi, che terranno conto anche di un settembre molto positivo. In assenza di questi dati ultimi, e contando che la stagione precedente ha segnato numeri record, quella appena conclusa è sicuramente soddisfacente». E il presidente dell’Associazione Bibionese Albergatori Silvio Scolaro riferisce che «dalle indicazioni rilevate su campione, sembra una stagione positiva. Abbiamo registrato – prosegue – una lieve flessione sulle presenze pari al 2% ma il fatturato è stato in crescita».
Da Jesolo, l’assessore al Turismo Flavia Pastò parla di «una stagione estiva che supera i 5 milioni e mezzo di presenze». Per il presidente dell’Associazione Jesolana Albergatori Alberto Maschio, «stando alle rilevazioni H-Benchmark sull’occupazione alberghiera a Jesolo, fatte su un campione dei nostri associati, quest’estate c’è stato un calo delle presenze pari a circa il 6%. Una flessione prevedibile, considerato che ultimamente hanno ripreso vigore mercati internazionali che la scorsa estate erano in parte bloccati o rallentati. La stagione resta da numeri positivi, ma la diminuzione analizzata tramite i nostri strumenti deve farci riflettere e trovare in breve tempo risposte per rimanere competitivi».
Positivo invece il bilancio di quest’anno per le spiagge di Chioggia: «Anche se non abbiamo ancora gli ultimi dati aggiornati – spiega il sindaco Alessandro Ferro – possiamo dire che questa stagione turistica sia andata molto bene, con un 6% di presenze in più rispetto ai mesi di giugno, luglio e agosto dell’anno precedente. Ciò ci fa ben sperare anche per il futuro. Di certo sono state complici le tante giornate di tempo stratosferico favorevole, ma non solo: gli eventi estivi organizzati, la bellezza delle nostre spiagge e del centro storico cittadino, i prodotti tipici del territorio fanno sicuramente la loro parte. Per il prossimo anno puntiamo ad aumentare il numero degli eventi di qualità, con iniziative legate soprattutto al mondo dello sport. Inoltre la collaborazione con le località balneari del G20 sarà sempre più stretta, per condividere esperienze e progetti da integrare in un piano nazionale strategico per lo sviluppo del turismo».