Un giovane sandonatese primo autore di uno studio per capire come si è trasformata la nostra galassia
Vogliamo sapere come si è formata la nostra galassia». Non è una frase buttata là da una persona che vuole impressionare per il suo sapere o da un ricercatore nell’ambito di una conferenza sul tema. A pronunciarla è un giovane di 28 anni, appassionato di pallavolo (giocava e ora fa l’arbitro), che abita a San Donà di Piave, ha fatto il liceo scientifico “Galilei” ed ora passa il suo tempo guardando le stelle.
Lui è Luca Costantin. Da poco ha ultimato il dottorato di ricerca in Astronomia all’Università di Padova e vanta già diverse esperienze internazionali, quindi collaborazioni scientifiche e varie pubblicazioni. I suoi campi di ricerca spaziano dalla forma ed evoluzione delle galassie alla cinematica e dinamica delle galassie ed è stato il primo autore dello studio, condotto da un vero e proprio team, teso a studiare ed analizzare l’origine di una galassia. Un gruppo formato dal professor Enrico Maria Corsini, che ha svolto il ruolo di supervisore insieme a Jairo Méndez Abreu dell’Istituto di astrofisica delle Canarie, e che ha visto al lavoro anche Lorenzo Morelli, Elena Dalla Bontà e Alessandro Pizzella, oltre ai ricercatori stranieri Carmen Eliche-Moral e Trinidad Tapia.
Nomi che significano “squadra”: una parola che ha un valore ben preciso per Luca. «Perché la soddisfazione più bella che ti possa capitare è la bellezza di lavorare in un team di ricerca. Si impara sempre, è chiaro; ma prima sei uno studente che sta imparando, ora la tua opinione viene presa in considerazione. In una squadra, tutti fanno parte di un ingranaggio e tutti possono dare qualcosa». Chi ha fatto uno sport di squadra come la pallavolo non può che avere questo tipo di “educazione” anche nella vita. E Luca è persona che riconosce il valore degli altri e l’importanza di fare parte di un gruppo che lavora per lo stesso obiettivo. E quello di questo team è stato, appunto, quello di studiare la nostra galassia, capire come si è formata. «Per farlo – sintetizza Costantin – possiamo imparare da vicino altre galassie, nella loro parte centrale, dove, secondo noi, ci possono essere delle informazioni che ci aiutano a capire come si è formata la nostra». Lo studio ha richiesto circa un anno di lavoro, durante il quale il giovane ricercatore sandonatese e i suoi colleghi hanno analizzato la forma tridimensionale della zona centrale di oltre ottanta galassie, nell’ambito del progetto “Survey Califa”, che ha lo scopo di mappare le galassie. «In una galassia la maggior parte della massa è concentrata nella parte centrale», spiega ancora Costantin. «Qui ci sono molte più stelle e sono quelle che possono farci capire come la galassia si è formata e si è evoluta nel tempo: esistono vari fenomeni che possono portare alla formazione di queste galassie. Il risultato, cioè come alla fine le stelle si sono disposte nella zona centrale, può condurci a capire quali di questi scenari originali favorire rispetto agli altri». Luca ora spera venga concesso altro tempo al telescopio per future osservazioni, considerato il progetto molto interessante.