Dall’origine nei mestieri alle influenze religiose, ogni cognome racconta una parte della storia italiana. Un’analisi rivela quali sono i più popolari nelle varie regioni e cosa si cela dietro a queste radici
Hai mai pensato che il tuo cognome potrebbe raccontare la storia della tua terra d’origine?
Dietro a ogni nome, infatti, si celano tradizioni secolari, mestieri ormai scomparsi e persino legami religiosi che tracciano il confine tra un paesino del Nord e una città del Sud.
L’identità nascosta dei cognomi italiani è stata svelata da uno studio della piattaforma per l’apprendimento delle lingue Preply che, escludendo quelli più comuni come Bianchi e Rossi, fa luce sui cognomi più rappresentativi di ogni regione.
Un’analisi che unisce etimologia e geografia per raccontare un’Italia che vive nei nomi.
Lo studio
La realizzazione dello studio è partita dalla selezione dei primi tre cognomi più popolari per regione, indicati nel sito www.cognomix.it escludendo i primi venti più popolari in tutta Italia per poter identificare i più specifici in ciascuna regione.
Del più popolare in ogni regione è stata poi studiata l’etimologia, tenendo in considerazione le teorie e i significati più ampiamente accettati da esperti e storici. Infine è stata analizzata l’incidenza ogni mille abitanti di tutti i cognomi considerati nella prima parte dello studio. Dai risultati è emerso che religione, mestieri e appartenenza a una famiglia o a un luogo sono gli elementi che maggiormente caratterizzano i cognomi che abbiamo.
Nord: cognomi legati ai mestieri e toponimi
Nel Nord Italia i cognomi sono perlopiù legati a mestieri e toponimi.
Troviamo tra questi Sala, il più diffuso in Lombardia, che ha origini nel longobardico con il significato di “corte/edificio” o nel prelatino per intendere “canale/terreno paludoso”. In Veneto, ma anche in Friuli Venezia Giulia, prevale Dalla, che potrebbe derivare da un uso antico dialettale per indicare l’origine da un luogo o casato.
In Emilia Romagna è popolare Fabbri, dal latino “faber” ovvero “fabbricante/artefice” con chiaro riferimento alla professione del fabbro mentre in Piemonte è diffuso il cognome Ferrero, anche questo di derivazione latina “faber ferraius” ossia “lavoratore del ferro”.
Anche Iorio, frequente in Molise, dal medioevale “Iorius (Giorgio)” che a sua volta deriva dal termine greco “gheogos” significa “che lavora la terra” dunque “contadino” E ancora in Trentino Alto Adige il cognome più ricorrente è Mair che potrebbe essere legato al germanico Myer per riferirsi al mestiere del fattore.
I cognomi più diffusi e la loro etimologia in Centro e Sud Italia
Lo studio mostra che in Centro Italia vi è una forte influenza religiosa sui cognomi.
In Lazio, per esempio, è molto diffuso Angelis, presente in molteplici varianti e legato al culto degli angeli.
In Toscana prevale Innocenti, derivante dal latino “innocens” “colui che non nuoce”, spesso associato al culto dei Santi Innocenti e utilizzato per battezzare gli orfani.
Un altro esempio è D’Angelo, particolarmente diffuso in Abruzzo. Di derivazione greca, significa “messaggero (di Dio)”.
Questo cognome si è diffuso in Italia soprattutto a partire dal XIII secolo ed è spesso associato a famiglie di origine nobile e/o particolarmente vicine alla chiesa cattolica.
In Basilicata è molto presente il benaugurante Pace, che potrebbe essere connesso con il culto della Madonna della Pace e di San Paciano. Ci sono poi Romeo, il più diffuso in Calabria, con derivazione possibile dal greco “rhomaios” “pellegrino che va per devozione a Roma” e Santoro in Puglia.
Guardando al Sud della penisola Coppola è il cognome più popolare in Campania, dall’omonimo del tipico berretto.
In Sicilia padroneggia Messina, legato alla città, il cui nome ha origini greche “Messene” con il significato di “curva, falce”. Legato alle caratteristiche fisiche e alla personalità vi è il cognome Sanna, il più diffuso in Sardegna, che deriva da un soprannome legato al vocabolo dialettale “sanna” che vuol dire “zanna/spunzone”, riferendosi probabilmente a una dentatura pronunciata del capostipite. Proietti, diffuso in Umbria deriva dal latino “proiectus” che vuol dire “proiettato, gettato” ed è attribuito nel Centro e Meridione d’Italia ai bambini abbandonati.
La Sardegna primeggia per diffusione dei cognomi
Quali sono i cognomi più diffusi in rapporto alla popolazione regionale?
La Sardegna si distingue per la più alta concentrazione di cognomi. Sanna è in prima posizione con un’incidenza di 4,92 persone ogni mille abitanti, seguito da Piras con 4,18 e Pinna 2,67. In classifica seguono due regioni del Nord: Il Trentino con Mair e la Liguria con Parodi, entrambi con incidenza sui 2,60 /1000. Le restanti prime dieci posizioni sono composte da cognomi appartenenti a regioni del Nord non particolarmente popolose, mentre in fondo alla classifica vi sono soprattutto le regioni più popolose dove i cognomi registrano un’incidenza relativamente più bassa rispetto al numero complessivo di abitanti.