Il nuovo DPCM fa paura. “Servono soluzioni”.
Il comune convoca le categorie economiche e le sigle sindacali
I maggiori rappresentanti delle categorie economiche cittadine, oltre 15 sindaci di altrettanti comuni della Città Metropolitana, rappresentanze sindacali, cittadini.
Hanno partecipato in molti, nel rispetto delle norme dell’emergenza sanitaria, all’incontro organizzato da Confcommercio che si è tenuto nel chiostro di M9, a Mestre, per fare il punto sull ultima situazione Covid-19.
Il futuro che si prospetta per le aziende del territorio non è certo rassicurante e da più parti è stato espresso sconforto e malcontento per la gestione della situazione.
Le paure, le richieste, la volontà di non inasprire il clima già teso
Si attende il nuovo DPCM. Si teme una nuova chiusura. Si spera che tutto non vada come la prima volta, quando in molti hanno chiuso riponendo fiducia sui repentini ristori promessi dallo Stato.
“Ogni impresa che chiuderà non riaprirà più e per lo Stato sarà una Caporetto – ha detto il presidente di Confcommercio Massimo Zanon -. Il clima è teso e vogliamo evitare di incrementare queste tensioni. Se abbiamo scelto di non organizzare questo incontro in piazza Ferretto – ha rilevato – è stato per evitare il rischio che venissero danneggiate le vetrine dei nostri locali e dei nostri negozi. Ma delle soluzioni vanno trovate”.
Vincenzo Marinese: “Basta provvedimenti a singhiozzo”
Una posizione condivisa anche dal vicepresidente di CNA Metropolitana Venezia Massimo Doglioni.
La paura è che alcuni settori già poco considerati siano ancora rilegati a un ruolo marginale rispetto all’economia del Paese. La richiesta è dunque che le difficoltà lamentate vengano recepite al più presto dal governo, in modo tale da poter rimediare ai danni economici subiti e ai ritardi riscontrati nel pagamento della cassa integrazione.
“Dobbiamo essere artefici del nostro futuro -ha detto il presidente di Confindustria Venezia-Rovigo Vincenzo Marinese – Non si può andare avanti con provvedimenti “a singhiozzo”, c’è bisogno di continuità”.
L’amministrazione con le categorie economiche per definire una strategia di difesa
Le categorie sono sostenute dall’amministrazione comunale che, nella figura del nuovo assessore al Commercio Sebastiano Costalonga, le ha convocate, con le rappresentanze sindacali e tutti i gruppi politici presenti in Consiglio comunale, a un incontro in videoconferenza. Qui si discuteranno nuove soluzioni per “stabilire una strategia di difesa rispetto alla grave situazione economica derivante dalla pandemia”.
“Per curarci ci sono medicine, ospedali, medici di base. Sappiamo che dobbiamo rispettare tutte le precauzioni necessarie per evitare il diffondersi dell’epidemia e tutto questo è fondamentale . – ha detto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro -Ma in ambito finanziario non sembra essersi concretizzato alcun provvedimento veloce a sostegno delle imprese. Non si può pensare di seppellirci in casa aspettando semplicemente che tutto questo finisca”.