Con il venir meno, lo scorso 30 giugno, del divieto di licenziamento generalizzato legato alla pandemia, è mutato anche il panorama degli ammortizzatori sociali in deroga a disposizione delle imprese, con nuove possibilità di accesso alle variegate forme di integrazioni salariali per i lavoratori.
In primo luogo, la cassa integrazione ordinaria Covid è stata prorogata in 2 settori specifici.
Le aziende tessili potranno fruire, nel periodo dall’1 luglio al 31 ottobre 2021, su 17 settimane di cassa per i lavoratori in attività al 30 giugno 2021.
Per le imprese con rilevanza strategica nazionale fino a 1.000 dipendenti, le settimane sono 13, ma il periodo di fruibilità dura fino al 31 dicembre 2021.
In entrambi i casi, permane, salvo specifiche eccezioni, il divieto di licenziamento per motivi economici.
Divieto di licenziamento
Alle aziende degli altri settori è data poi la possibilità di scegliere di usufruire, fino a fine anno, della cassa integrazione, ordinaria o straordinaria, senza pagare il contributo addizionale.
In tal caso, tornerà in vigore, per tutto il periodo in cui è autorizzato il trattamento, il divieto di licenziamento per motivi economici. La stessa formula (niente pagamento del contributo addizionale in cambio del divieto di licenziamento) è possibile anche per le aziende che hanno raggiunto i limiti massimi di durata fruibili nel quinquennio mobile che intendono avvalersi di un trattamento di cassa straordinaria in deroga per un massimo di 13 settimane tra luglio e dicembre 2021.
Riduzione dell’orario lavorativo
In alternativa alla cassa integrazione tradizionale, le aziende, anche con meno di 15 dipendenti, che hanno subito un calo del fatturato di almeno il 50% nel primo semestre 2021 rapportato al 2019 possono concludere con le parti sociali uno specifico accordo collettivo aziendale di riduzione dell’orario di lavoro fino all’80% finalizzato al mantenimento dei livelli occupazionali. Il trattamento, per una durata massima di 26 settimane tra il 26 maggio e il 31 dicembre, non rientra nei limiti di durata e l’importo è pari al 70% della retribuzione che sarebbe spettata ai lavoratori per le ore non lavorate.
La cassa straordinaria per cessazione dell’attività nel 2020 da parte di aziende con particolare attività strategica e quelle operanti nel settore aereo, che avevano già beneficiato di un trattamento massimo di 10 mesi, è infine prorogata fino al 31 dicembre.
Una azienda che mette in cassa integrazione può dare lavoro dare lavoro a ditta esterna e avere personale in cassa integrazione ?