Nella località trentina i valori più alti al metro quadro.
Compravendite in crescita in Italia del 41,1% rispetto al 2020
Fino a 15 mila euro al metro quadro.
Sono di Madonna di Campiglio, una delle più rinomate località montane del Trentino Alto Adige, i valori più alti proposti sul mercato per l’acquisto di una casa in una località di vacanza.
Ma il mare, confermano i dati dell’Osservatorio Nazionale Immobiliare Turistico 2022 di Fimaa-Confcommercio in collaborazione con Nomisma, è subito dietro. Appaiate sul secondo gradino del podio, con punte di 14 mila euro al metro quadro, ci sono infatti la toscana Forte dei Marmi e la campana Capri.
E poi la perla delle Dolomiti bellunesi, Cortina d’Ampezzo, e Santa Margherita Ligure, dove si arriva a pagare fino a 13-13,5 mila euro al metro quadro.
Cifre sicuramente non alla portata di tutte le tasche, anche se non hanno di certo disincentivato la crescita di affitti e vendite di case per vacanze. Anzi, dallo studio appena pubblicato emerge un incremento del 41,1% delle compravendite nelle località turistiche monitorate rispetto a quanto registrato nel 2020.
Il mercato delle case per vacanza
La ripartenza post Covid, sottolinea la Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari, ha riguardato tanto le compravendite quanto gli affitti.
Sul primo fronte, il dato è superiore alla media del mercato immobiliare generale, pur in crescita, ma “solo” del 7,1%.
A determinare il +41,1% delle compravendite delle case per vacanze sono in particolare le località marine, con un +43,4%, poi quelle di montagna (+35%) e quelle di lago (+29,6%). Quanto al prezzo di vendita , la media per metro quadro commerciale è di 2.550 euro, in crescita del 3,2% su base annua, con una forbice tra +3,7% e +5% per le località montane e lacustri e tra il +2,2% e il +2,8% per quelle di mare.
Gli affitti delle case per vacanze
L’aumento percentuale è stato ancor più marcato per i canoni di locazione. Quello delle locazioni turistiche italiane è un mercato in cui la clientela è al 23% straniera e per il 77% formata da nostri connazionali.
La media di aumenti su base annua, legata anche alla crescita dei flussi turistici e di conseguenza della domanda, è stata del 4,8%. In questo caso, spiccano mare (+5,9%) e laghi (+5,3%), mentre la montagna si ferma al +1,1%, anche se con valori tra i più elevati e inferiori mediamente di poco solo ai laghi.
Per affittare, in una località di vacanza ad agosto, un appartamento da 4 posti letto, con due camere, cucina e bagno, occorrono quindi circa 970 euro a settimana. La media si è attestata attorno ai 750 euro a luglio e 525 a giugno.
In montagna, ad agosto, si arriva però fino a 1.000 euro (775 a luglio, 550 a giugno), al lago addirittura a 1.075 (925 a luglio e 725 a giugno), mentre al mare ne bastano 940 (720 a luglio, 485 a giugno)”.
Taverna: “Un mercato in buona salute nonostante l’inflazione”
“Anche nella prima parte del 2022 – commenta Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma – è proseguita la crescita del mercato immobiliare nelle località turistiche. Ad alimentarla è stata soprattutto l’esigenza delle famiglie italiane di privilegiare dopo la pandemia impieghi in grado di coniugare percezione di sicurezza e possibilità di godimento e gratificazione. Proprio quello che nell’immaginario collettivo rappresenta l’investimento immobiliare”.
“Il mercato immobiliare delle case per vacanza – conferma il presidente di Fimaa, Santino Taverna – gode di buona salute, nonostante gli effetti negativi della guerra in Ucraina e l’impennata dell’inflazione”.
Alberto Minazzi