C’è un mercato in fortissima espansione in Italia ed è quello della bioedilizia. Di essa fa parte l’edilizia in legno che, secondo l’ultimo rapporto Federlegno-Assolegno riferito all’anno 2018, mostra un settore che, nel nostro Paese, ha un fatturato di ben 724 milioni di euro, in crescita del 5% rispetto al 2017.
Il legno infatti, permette risparmio energetico, ha un bassissimo impatto ambientale, è possibile prefabbricarlo e ha doti antisismiche riconosciute.
La nuova tendenza delle case in legno
Secondo gli esperti del settore non sono lontani i tempi in cui vivremo in case in legno costruite in pochi giorni e resistenti ai terremoti.
La tendenza è già affermata, tant’è vero che già diverse aziende in Italia le producono e la richiesta è ritenuta soddisfacente.
Il mercato del legno
Se si pensa che il mercato del legno nel 2019 ha registrato un record, con un fatturato complessivo di 1.35 miliardi di Euro (+2.3% rispetto all’anno precedente) e un export che raggiunge il +20% rispetto al 2018, non stupisce come oltre il 60% del legno consumato sia attualmente utilizzato per le costruzioni e che si stia modificando la sensibilità dei committenti verso la bioedilizia.
Strutturalmente sicure, queste nuove abitazioni che nascono come prefabbricati, vengono poi plasmate dagli architetti in base alle richieste dei clienti e sono dotate dei massimi comfort.
Il superlegno
Il legno, quindi, si sta riaffermando per le sue qualità. Ma non solo nel settore edilizio.
Sempre gli esperti sostengono che in un futuro non lontano le stesse automobili che useremo saranno in legno. Anzi, in superlegno.
Perché super? Di fatto, perché, pur trattandosi di legno naturale e organico, il nuovo materiale ottenuto attraverso un trattamento chimico-meccanico, ha le stesse prestazioni dell’acciaio. Ed è sei volte più leggero.
La scoperta americana
A “inventare” il superlegno sono stati dei ricercatori del Maryland.
Alcuni tipi di legno trattati chimicamente si sono rivelati estremamente interessanti per composizione, comportamento e proprietà.
Oltre alla resistenza e alla leggerezza, il superlegno, infatti, può essere piegato e modellato all’inizio del processo è 10 volte più duro del lego naturale e 11,5 volte più forte.
I processi di lavorazione lo portano a una temperatura di 100 gradi centigradi per 24 ore. Ne esce una tavola di legno sottile ma resistente come le leghe di titanio e in grado di resistere anche alla forza di un proiettile.
Valentina Rossi