L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale tende una mano alle persone in difficoltà. Anche per il 2021 è possibile acquistare beni di assoluta necessità e pagare le utenze della propria abitazione con la carta acquisti.
Di che cosa si tratta? E’ una semplice carta elettronica e funziona come tale, solo che i soldi non escono dalle tasche nostre ma li mette l’INPS. Si può fare la spesa quotidiana di prodotti e beni alimentari, comprare farmaci e pagare le bollette di luce e gas. Nei negozi convenzionati si possono avere sconti aggiuntivi alle normali promozioni.
Carta acquisti: i requisiti per ottenerla
La carta elettronica di pagamento è ricaricabile. Ogni bimestre l’INPS provvede ad accreditare 80 euro in ciascun titolo per offrire un piccolo aiuto ai meno abbienti.
Per richiedere la carta acquisti è necessario rispondere a determinati requisiti. In primis avere un reddito ISEE (in corso di validità) inferiore ai 7.001,37 euro per l’anno 2021.
Anche l’età anagrafica è fondamentale: bisogna essere o un over 65 o un under 3, vale a dire avere meno di 3 anni.
Per le prime necessità dei bambini
In quest’ultimo caso la carta acquisti è affidata ai genitori o a chi risulta affidatario del minore. E’ quindi esercitabile da chi detiene la potestà genitoriale.
L’inserimento della fascia da zero a tre anni tra i requisiti è stata pensata per far fronte ai bisogni di prima necessità dei bambini mentre la fascia over 65 per anziani pensionati a basso reddito.
Gli altri requisiti ai quali rispondere sono: possedere al massimo un autoveicolo; non possedere più di un immobile a uso abitativo, aver intestata una sola utenza elettrica e gas e il patrimonio immobiliare non deve superare i 15 mila euro.
Come si richiede
La carta acquisti può essere utilizzata in tutti gli esercizi commerciali abilitati con il circuito Mastercard.
E’ molto semplice richiederla gratuitamente: basta compilare il modulo fornito dall’INPS che fa al proprio caso e successivamente presentarlo presso un ufficio postale.
Sono due le tipologie a disposizione in base alla domanda: quello per i cittadini dai 65 anni in su e quello per i bambini da zero a tre anni.
Silvia Bolognini