Un Natale all’insegna del risparmio o che, alle tasche degli italiani, rischia di costare 1,4 miliardi di euro in più rispetto a quello passato.
L’effetto-cascata dell’aumento di gas e luce sui trasporti, sulle produzioni e, alla fine della catena, sulle materie prime e sui prodotti, mette in allerta il Codacons.
L’associazione dei consumatori pone le mani avanti e, attraverso una simulazione, arriva a stimare voce per voce i singoli rincari.
Soprattutto nei settori maggiormente legati alle festività natalizie: cibo, regali, ristorazione e viaggi.
Se quindi siete pronti a prenotare il pranzo di Natale al ristorante, a organizzare il cenone di fine anno in casa fra amici, a preparare le valigie per un sia pur breve viaggio o a stilare la lista dei regali da fare ai vostri cari, iniziate a far musina.
Secondo lo studio del Codacons, infatti, la catena degli aumenti porterà il dolce tipico del Natale, il panettone a costare fino al 10% in più, anche se alcune stime dei panificatori superano la percentuale fissandola anche al 20%.
Ugualmente, per il pranzo di natale le famiglie potrebbero trovarsi a spendere anche il 4% in più rispetto al 2019, in totale circa 100 milioni di euro.
Pesce, carni e salumi sono destinati a registrare il rincaro maggiore, fino al 2,5%, (922 milioni di euro), vini e bevande vengono subito dopo con il 2,5% (436 mila euro), seguite da frutta e ortaggi, con il 2,7% , pane e pasta, con il 10% .
Addobbi e regali possono arrivare a costare il 5% in più e i viaggi il 7%.
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Caro Natale, quanto ci costi? Le stime di Codacons
27 Ottobre 2021
Tag: Natale