Che cosa fare per evitare di farsi stritolare dagli aumenti di energia elettrica e gas che stanno diventando una vera e propria stangata per le famiglie italiane?
Tra crisi economica, pandemia e il conflitto tra Russia e Ucraina, i prezzi delle materie volano al rincaro e di conseguenza i conti da pagare per i consumi lievitano a dismisura.
Ecco tre suggerimenti per aiutare a risparmiare sulle utenze domestiche.
1) Il mercato libero e la scelta dei gestori di energia elettrica e gas
Scatterà dal 1 gennaio 2024 l’obbligo di aderire al mercato libero di luce e gas.
Per alleggerire le bollette diventa quindi fondamentale scegliere il gestore giusto che applica i prezzi meno cari. E si può fare già da adesso comparando le tariffe proposte.
Come funziona? Inserendo i dati reali di consumo è possibile individuare la compagnia più conveniente.
La soluzione migliore per scongiurare eventuali ulteriori aumenti nei prossimi mesi sarebbe trovare un fornitore che offre tariffe con prezzo bloccato da 12 fino a 36 mesi.
Quando si hanno fornitori differenti per luce e gas un’idea è quella di verificare se individuandone uno soltanto è possibile risparmiare.
2) La bolletta digitale, l’addebito in conto corrente, la riduzione dei consumi
Altre due suggerimenti per ridurre i costi finali sono la bolletta smart o digitale e la domiciliazione bancaria delle spese relative a luce e gas.
Nel primo caso infatti si evitano i costi della stampa delle bollette che arriverebbero via email.
Anche addebitare direttamente sul proprio conto corrente i costi delle bollette è utile per evitare sovraprezzi.
3) Manutenzione e attenzione
Non ultimo va ricordato che tra le pareti domestiche anche i piccoli accorgimenti per cercare di ridurre quanto più possibile i consumi si traducono in bollette più leggere. I consigli vanno dall’utilizzare lampadine a risparmio energetico all’adeguamento degli impianti di riscaldamento e raffreddamento con prodotti al passo con i tempi per evitare malfunzionamenti e sprechi.
Importante anche provvedere spesso alla manutenzione di caldaie e condizionatori per far sì che con l’usura non consumino di più.
In Italia scattato lo stato di pre-allarme per le forniture di gas
Lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina ha portato il Ministero della Transizione ecologica a dichiarare lo stato di pre-allarme nel nostro Paese riguardo le forniture di gas che arrivano dall’Est Europa considerato che la maggior parte del gas naturale impiegato è importato.
La Russia è la prima fonte di provenienza, fornendo circa il 40% del metano estero. Sono state quindi adottate delle nuove misure che prevedono una maggiore flessibilità dei consumi di gas, sospensioni nel settore industriale e nuove regole sui consumi nel settore termoelettrico. Riguardo le forniture alternative, l’esecutivo è al lavoro per aumentare i flussi dai gasdotti non a pieno carico come il Tap dall’Azerbaijan; il TransMed dall’Algeria e dalla Tunisia e il GreenStream dalla Libia. Oltre alla riapertura delle centrali a carbone sparse sul territorio nazionale.