Un programma estremamente variegato: pièces teatrali e concerti, mostre e proiezioni cinematografiche, visite guidate e laboratori di attività ludico-didattica per i bambini.
L’8 febbraio prende avvio anche il “Carnevale Culturale” di Venezia. Una kermesse di 50 eventi organizzati su tutto il territorio, in laguna e in terraferma, da una ventina di realtà cittadine coinvolte per 18 giorni.
Un palinsesto unico e strutturato
Come ha ricordato la coordinatrice del programma culturale, Marta Moretti, la tradizione di organizzare, in occasione del Carnevale di Venezia, un programma dedicato espressamente alla cultura è iniziata una decina di anni fa ed è cresciuta esponenzialmente di anno in anno. Musei, enti, associazioni e istituzioni culturali veneziane hanno da sempre organizzato appuntamenti in occasione delle festività carnevalizie. Il segreto della valorizzazione di queste nostre eccellenze sta allora nell’ aver inserito tutta questa attività in un palinsesto unico e strutturato.
Il Carnevale delle grandi e piccole istituzioni culturali
All’interno della stessa proposta si possono così trovare la Biennale e il Teatro La Fenice, il Teatrino di Palazzo Grassi e la Fondazione Musei Civici, ma anche M9 e Centro Candiani. Uno dei temi ricorrenti, in particolare delle esposizioni, è ovviamente quello del travestimento.
La Fabbrica del Vedere propone ad esempio la mostra “Venezia, Carnevale e l’Amore – Immagini della Venezia in maschera”, con esposizione di foto, film e oggettistica a tema dall’8 febbraio al 7 marzo (orario 17-19).
La Scuola Grande San Giovanni Evangelista presenta invece, dal 16 al 25 febbraio (orario 10-18), un’esposizione di maschere realizzate dal maestro Giorgio De Marchi. Ancora, la Collezione Peggy Guggenheim dedica (domenica 23 alle 15) a uno dei principali simboli del Carnevale il laboratorio “Maschere!”, rivolto a bambini da 4 a 10 anni, che prende ispirazione dalle maschere di origine africana, oceanica e meso-americana.
Per bambini e famiglie
Proprio i più giovani, e le loro famiglie, sono al centro di numerosi eventi organizzati e pensati per loro.
La commedia “L’amor comico”, a cura di Pantakin Commedia, propone un itinerario alla scoperta del romantico mondo della commedia dell’arte pensato per famiglie con bambini fino a 8 anni. L’appuntamento è alla Casa di Carlo Goldoni, dei Musei Civici, il 20 febbraio alle 15 e il 23 alle 11.
Presso il Vega, Fablab mette in calendario invece due occasioni (sabato 15 e sabato 22 febbraio, dalle 9.30) di attività didattico-laboratoriali per avvicinare i bambini tra 6 e 12 anni al mondo dell’autoproduzione, affrontando i temi del far da sé, della condivisione dei saperi, del riuso e della personalizzazione.
Ricco e variegato, infine, il programma dell’undicesima edizione del Carnevale dei Ragazzi della Biennale di Venezia. Ca’ Giustinian sarà la sede del programma rivolto a scuole, insegnanti e famiglie.
I nomi di spicco del Carnevale culturale
Il Teatrino di Palazzo Grassi entra per la prima volta nel circuito del Carnevale culturale di Venezia con due appuntamenti. Domenica 16 alle 18, Alberto Toso Fei terrà una conferenza-spettacolo intitolata proprio come il Carnevale di Venezia 2020, “Il Gioco, l’Amore e la Follia”. I due appuntamenti del Museo M9 sono invece altrettanti omaggi. Uno (domenica 23 alle 18.30) alle favole di Gianni Rodari, lette nell’occasione da Alessandro Bressanello. L’altro (domenica 16 alle 18.30 e, in replica, all’Ateneo Veneto mercoledì 19 alle 17) a Corto Maltese. Sarà Gerardo Balestrieri, con le sue “Canzoni del mare salato” a celebrarne la figura.
Carlo e Giorgio saranno di scena al Toniolo, da giovedì 20 a domenica 23 (alle 21) con lo spettacolo “Così per gioco”. Il gioco dell’oca dei due comici coinvolgerà gli spettatori in una gara a colpi di dadi con sketch dei personaggi più noti del loro repertorio. Ennio Marchetto, con Sosten Hennekam, si esibirà invece al Teatro Goldoni giovedì 20 febbraio alle 20.30 nel suo spettacolo “The Living Paper Cartoon“in cui proporrà le sue tipiche creazioni e mascheramenti con la carta. Ci sarà inoltre la possibilità anche di fare del bene. L’incasso del recital pianistico “La metafora del cuore” di Letizia Michielon a Palazzo Labia, lunedì 17 alle 17, sarà infatti devoluto alla casa famiglia “Pio X” della Giudecca.
Un Carnevale per i Veneziani
Il Carnevale di Venezia, insomma, si conferma unico al mondo anche dal punto di vista culturale.
“Questo nostro calendario – ha commentato l’assessore al Turismo del Comune di Venezia, Paola Mar – è dedicato soprattutto ai Veneziani. Con tutte queste opportunità, possono infatti ritagliarsi un momento per accrescere la loro conoscenza. Il motto che vogliamo lanciare è questo: impariamo divertendoci”.
Le proposte si intersecano, creando, come ha rilevato il direttore artistico del Carnevale di Venezia Massimo Checchetto, “un percorso suggerito e guidato attraverso una visione artistica, che ci porta all’interno dello stesso dna del Carnevale. Spero quindi che serva a tutti noi per avere una visione diversa, più poetica e più sensibile, di un periodo di divertimenti. Per questo – ha concluso -dico a tutti: venite al Carnevale e veniteci in maschera”.
Il conto alla rovescia, del resto, è prossimo a concludersi: il Carnevale di Venezia 2020 aprirà ufficialmente sabato prossimo, alle 19, in rio di Cannaregio.