Affluenza da “tutto esaurito” per la prima domenica dell’evento dedicato ai 700 anni della morte di Marco Polo
Il “marchio” di Marco Polo e della “sua” Cina è molto più che una semplice suggestione, nel Carnevale 2024 che Venezia ha scelto da dedicare al suo illustre cittadino nella ricorrenza dei 700 anni della morte.
Dalle maschere agli spettacoli, la declinazione dell’evento, per cui gli organizzatori hanno scelto proprio il tema “Ad Oriente. Il mirabolante viaggio di Marco Polo”, traspare ben più che in controluce negli omaggi diretti e indiretti tributati attraverso gli appuntamenti ufficiali, ma anche dalle mise scelte dai semplici appassionati che hanno deciso di calarsi in prima persona nell’atmosfera magica della manifestazione.
E sono stati veramente in tanti, facendo registrare in molti casi il tutto esaurito, quelli che hanno approfittato delle temperature sopra le medie stagionali per partecipare a una delle numerose occasioni di festa e incontro organizzate per la prima domenica del Carnevale di Venezia 2024 su tutto il territorio, tra città d’acqua e di terraferma, con il Venice Carnival Street Show.
Ora si attende il tutto esaurito per le giornate “grasse” da giovedì 7 a martedì 13, clou del fitto calendario.
Ma la festa, in Laguna, dove si tiene uno dei carnevali più famosi d’Italia con quello di Viareggio (per tacere di Ivrea, Fano, Cento, Putignano, Ronciglione, Mamoiada e tanti altri, a testimonianza di una passione che coinvolge l’intero Paese), è davvero già entrata nel vivo.
Lo spettacolo di Marco Polo accende l’Arsenale
Tra artisti di strada e carri allegorici, danze in abiti storici e spettacoli teatrali, le occasioni di divertimento proposte da Venezia svariano realmente a 360 gradi.
Esibizioni di saltimbanchi e danzatori, maghi e fachiri, equilibristi e clown, comicità, giocolieri e bolle di sapone.
Fino alle tipiche sfilate di maschere, i laboratori e le esibizioni sui pattini da ghiaccio: a Venezia, la “follia” del carnevale si declina in molteplici forme. E, nel format adottato da qualche anno, comprende davvero tutta la città, non solo il “cuore” di Piazza San Marco.
Uno dei momenti più emozionanti, per esempio, coinvolge lo storico Arsenale, dove è andato in scena, due volte al giorno, fino a domenica 4, lo spettacolo sull’acqua “Terra incognita”, che riprenderà, sempre alle 18.30 e alle 21, da giovedì 8 a martedì 13.
Ideato dal direttore artistico del Carnevale, Massimo Checchetto, e affidato alla regia di Enrica Crivellaro, lo spettacolo, liberamente ispirato al “Milione” di Marco Polo, propone al pubblico, che vi assiste da tribune e pontili della Darsena Grande, 40’ di show variegato.
A introdurre nel clima è la suggestiva scenografia che mescola arte e tecnologia in video, fontane danzanti e luci, riproducenti tra l’altro anche una Basilica di San Marco e un Ponte di Rialto immateriali ma affascinanti. La mente vola quindi fino alla Cina, tra il classico dragone e l’esibizione di 5 giovani danzatrici orientali, che introducono al mistero delle antiche leggende. E poi 9 performer della Compagnie Ilotopie, direttamente dalla Francia. Né poteva mancare Marco Polo, interpretato da due attori, che recitano il testo di Alberto Toso Fei accompagnati dalle imbarcazioni dell’Associazione Vela al Terzo.
Il Carnevale della tradizione e le “Marie”
Tra passato e futuro, anche nel 2024 il Carnevale di Venezia non può rinunciare però nemmeno alla tradizione.
Piazza San Marco e, a Mestre, Piazza Ferretto ospitano così le sfilate delle maschere e delle mascherine più belle, mentre i vari campi del centro storico e piazze della terraferma si animano con il ricco programma di spettacoli itineranti.
Coinvolte anche le acque del Canal Grande, per esempio con la “Regata de Carneval su mascarete a due remi”, con equipaggi misti in maschera, che ha caratterizzato l’ultimo weekend.
Nella Venezia dell’entroterra, a Chirignago, il tradizionale appuntamento con il “volo della maschera” dal campanile della frazione si è invece accompagnato con l’arrivo delle 12 “Marie” che aspirano a essere eletta come la più bella del 2024.
La Festa delle Marie: un po’ di storia
La Festa delle Marie è diventata dal 1999, quando ne ripropose la rievocazione storica il regista Bruno Tosi, uno dei momenti clou del carnevale di Venezia.
Era una celebrazione che si teneva ogni anno a partire dal IX secolo, nella Basilica di San Pietro di Castello, dove oggi parte il corteo iniziale. Fu poi soppressa nel 1379.
Si trattava in origine di una benedizione delle giovani che si sarebbero sposate entro l’anno.
In questa occasione, le 12 ragazze più povere e più belle, beneficiavano dei doni, abiti e gioielli soprattutto, prestati dalle principali chiese e famiglie nobili cittadine.
Nel 946, tuttavia furono rapite da un gruppo di pirati istriani. I veneziani non si persero d’animo, ingaggiarono una spedizione a caccia dei malfattori e riuscirono a liberare e a riportare dai loro sposi le 12 fanciulle e le ricchezze che indossavano.
Quando il Doge Pietro III Candiano chiese ai veneziani che avevano affrontato i pirati come premiarli, essendo questi di Santa Maria Formosa, dedicata al culto di Maria, risposero di volere che l’impresa fosse ricordata ogni anno con una solenne visita alla loro chiesa, che divenne il simbolo della Festa delle Marie.
Ogni anno dunque, il Carnevale di Venezia, tra le 12 finaliste selezionate nel 2024 tra una cinquantina di candidate in età compresa tra i 18 e i 28 anni, sceglie la Maria dell’anno. L’elezione 2024 è fissata per il 12 febbraio nella cornice del Gran Teatro La Fenice.
Alberto Minazzi