Il suo nome è Capitan Bragadin. Non stiamo però parlando di una persona. Lo abbiamo visto quest’estate attraccato in Riva Corinto al Lido di Venezia. Si tratta di un ex vaporetto foraneo. Costruito a Venezia nel 1916, è stato utilizzato da Actv fino al 1987 per collegare le Fondamente Nove alle isole di Murano e Burano.
Cos’ha di particolare? Nel progetto di Lorenzo Parretti, che l’ha salvato dalla rottamazione, è uno spazio pensato per la cultura.
Ma veniamo a oggi. Raggiungiamo Lorenzo al telefono. Anche lui, come migliaia di veneziani è alle prese con la compilazione del modulo di richiesta rimborsi per acqua alta. Perché, purtroppo, anche “Capitan Bragadin” è vittima del tragico evento che ha colpito duramente la città
“Capitan Bragadin ha perso la testa”
«Sto cercando di quantificare i danni subiti da Capitan Bragadin – ci dice Parretti – per poterlo rimettere a posto. Era ormeggiato nel Canale Retro della Giudecca e la violenta mareggiata l’ha portato alla deriva. L’abbiamo fortunatamente ritrovato in Riva degli Schiavoni, ma purtroppo ha perso la sua cabina di pilotaggio.
L’imponente struttura costruita negli anni ’30 in alluminio, vetro e legno, con stile e tecnologia aeronautica è stata spazzata via dal forte vento. Purtroppo ricostruirla è un’operazione costosa e di non facile lavorazione. Un duro colpo, ma il coraggio per rimettere in sesto il battello e la volontà di portare avanti il progetto non manca. Per questo è stata anche avviata una campagna di crowdfunding (https://www.gofundme.com/f/il-capitan-bragadin-ha-perso-la-testa)».
Da vaporetto in disuso a straordinario mezzo di comunicazione per tutti
Il vaporetto dell’immaginario porta il nome del capitano Marcantonio Bragadin, generale nato a Venezia nel 1500 ed eroe della storia di Venezia.
L’architetto armatore Lorenzo Parretti, assieme a un gruppo di persone, l’ha salvato dalla rottamazione per riaprirlo al pubblico come piattaforma culturale itinerante. «Il progetto che sto portando avanti dal 2017 è di far diventare “Capitan Bragadin” “il Vaporetto dell’Immaginario”, luogo di eventi e di cultura. Uno spazio di creazione per eventi di tutti i generi legati alla valorizzazione e salvaguardia della laguna di Venezia. L’idea è nata qualche anno fa in Francia, dove ho avuto modo di apprezzare le ristrutturazioni dei battelli che sono poi diventati appunto luoghi di cultura e aggregazione.
ll mio sogno è vederlo girare in laguna con degli “attracchi culturali” fissi, almeno 4 volte all’anno. Per adesso durante l’estate è al Lido in Riva Corinto ma vorrei facesse tappa in Canale della Giudecca, in Arsenale, alla Certosa e che – come da vecchio mezzo di linea Actv, ritornasse anche a Murano e Burano. Sarebbe anche un modo per rivitalizzare alcune parti della città creando un punto di aggregazione. Oltre a location per conferenze, incontri, l’idea è anche che possa diventare spazio per eventi musicali, dove organizzare feste in occasione, ad esempio di compleanni o altre iniziative ludiche».
“Capitan Bragadin” info point culturale
«L’obiettivo prossimo – svela Parretti – a partire da febbraio 2020 è di aprire al pubblico “Il Vaporetto dell’Immaginario” come sala immersiva. Ovvero attraccarlo in Canale della Giudecca e che, con l’ausilio della multimedialità, si proponga come “info point culturale”. Uno spazio che documenta e illustra le tipicità della laguna di Venezia».